Sanremo, effetto Brunori: così nasce ‘L’albero delle noci’. Il reggino Triglia svela i retroscena e un ‘segreto’…
Regista, sceneggiatore e grande amico di Dario Brunori. Giacomo Triglia racconta ai nostri microfoni aneddoti e retroscena del video clip de 'L'albero delle noci'
A 48 ore dall’uscita del videoclip di Brunori Sas ‘L’albero delle noci‘, quando mancano due sere alla chiusura del Festival di Sanremo, nel vortice di emozioni che ha regalato la performance del cantante cosentino, abbiamo contattato Giacomo Triglia, regista e sceneggiatore nato e cresciuto a Reggio Calabria, amico di lunga data di Dario Brunori per conoscere il punto di vista di chi, quelle emozioni, le ha catturate dietro una telecamera.
“Abbiamo lavorato davvero tanto. Era un pezzo molto complicato e fare ‘poesia su poesia’ era complesso. La gestazione è stata lunghissima. Abbiamo scritto oltre dieci sceneggiature, tutte diverse e tutte belle ma nonostante tutto ancora mancava qualcosa. Una sera mi è venuta in mente una scena che io amo particolarmente di Béla Tarr, ‘Le armonie di Werckmeister” e a Dario è piaciuta tanto”.
Giacomo Triglia mostra a Brunori la scena di alcuni ubriaconi che ricreano un sistema solare dentro una bettola. La lampadina si accende per entrambi. L’idea c’è ed è quella vincente.
“Bella, mi piace. Ma facciamola con tutti i miei parenti…”, le parole di Dario Brunori.
Nasce così l’idea del video danzante di tutta la famiglia di Dario Brunori che ruotano attorno al sole, come fossero pianeti, girando allegramente insieme a Fiammetta, figlia del cantante cosentino.
“Abbiamo aggiunto poi le scene dei pianeti e un finale un pò amaro con Fiammetta cresciuta e adulta che ritorna sul luogo della festa per riassaporare i ricordi d’infanzia”.
Triglia elogia poi l’amico Dario. Un rapporto di amicizia, prima che lavorativo, dal quale nascono sempre lavori molto apprezzati dal pubblico e dalla critica.
“Abbiamo iniziato insieme. Il mio primo videoclip è stato realizzato nel 2009 quando Dario, ai tempi, aveva due soli brani su MySpace ‘Come stai‘ e ‘Guardia ’82‘. Ricordo che proposi il video per ‘Come stai’ e lui accettò la collaborazione. Il suo successo rappresentò per me una vetrina importante. Da lì iniziarono a chiamarmi le varie etichette e i vari artisti. E’ sempre bello lavorare con Dario perchè la fase preparatoria è quella più importante. Una fase fatta di ricerca, condivisione e confronto. Adesso c’è una bella amicizia, quando lavoro con Dario mi sento particolarmente coinvolto”.
Il video clip de “L’albero delle noci” realizzato con il sostegno della Calabria film commission, è uscito due giorni fa e sta già riscuotendo un gran successo. Un valzer delicato e giocoso di famiglia che segue il movimento dei pianeti attorno al Sole per tracciare il sistema cosmico brunoriano, dove a fare capolino sono, frame dopo frame, gli affetti più cari dell’artista.
Sensibilità ed emozioni che sempre si manifestano nei lavori di Giacomo Triglia, con uno sguardo attento, autentico, immerso nell’anima dei protagonisti. Così come fatto con Lorenzo Cherubini, con il lavoro ‘Alla salute‘ che ha dato a Chianalea e Scilla un’incredibile visibilità.
“Mi ha fatto piacere rivedere Jova in splendida forma e saltare sul palco di Sanremo – continua Giacomo Triglia – Lorenzo è stato il mio idolo adolescenziale, abbiamo fatto il viaggio in Niger con un documentario e lì si è creato un bel rapporto”.
Tante le espressioni artistiche ‘made in Calabria’ che hanno impreziosito la 75esima edizione di Sanremo. Un orgoglio per la nostra regione e per l’intera Calabria, che adesso fa il tifo per Brunori Sas.
“Fa piacere ed è bello avere una buona rappresentanza calabrese nel palco musicale più prestigioso d’Italia. E’ giusto avere un sano campanilismo”.
“Nessun videoclip musicale imminente. Questo è il classico periodo in cui la musica ha uno ‘stop’ per poi riprendere tra qualche mese. Sto portando invece avanti alcuni progetti di video pubblicitari e sono in corso di definizione alcuni accordi con importanti brand. C’è poi una mia sceneggiatura che sta circolando tra le varie case di produzioni. Incrociamo le dita”.
Infine un ‘segreto’ che svela ai nostri microfoni, che testimonia il rapporto sincero, di vera e sana amicizia con Dario Brunori. Un ‘segreto’ che ci strappa un sorriso.
“Ho detto tempo fa a Dario che ho giocato 100 euro sulla sua vittoria. Era data a 36, se vinco siamo apposto così. Ma se perdo me le deve rimborsare…(ride, ndr)”.