Sanremo, il reggino Scorziello fa vibrare l’Ariston: ‘Jova? Energia pura’
Fra i più talentuosi percussionisti italiani, Luca ha raccontato la sua esperienza sanremese a CityNow: "La Calabria è dappertutto"
12 Febbraio 2025 - 18:56 | di Vincenzo Comi
![luca scorziello sanremo ()](https://www.citynow.it/wp-content/uploads/sites/5/2025/02/luca-scorziello_sanremo-2.jpeg)
Luca Scorziello torna sul palco dell’Ariston più carico che mai. A quindici anni dal suo debutto a Sanremo 2010, uno dei migliori percussionisti italiani, vanto di Reggio Calabria, è nuovamente parte dell’orchestra del Festival di Sanremo 2025.
“Questo è il mio secondo festival, dopo quello del 2010. Per situazioni lavorative in giro per il mondo non ho più partecipato. Il mio ruolo è quello di sempre: il percussionista pop. Ormai da 25 anni collaboro con la Rai, anche se toccare con mano il palco dell’Ariston è una grande responsabilità”, spiega Scorziello, sottolineando l’emozione di tornare in una kermesse così amata dal pubblico.
Sanremo, un Festival che unisce
Oltre al piacere di suonare su uno dei palchi più prestigiosi d’Italia, Scorziello apprezza il lavoro dell’attuale conduttore, Carlo Conti, e la direzione musicale impostata per questa edizione:
“Sono molto contento perché quest’anno Conti ha fatto un lavoro egregio, la melodia è tornata al centro. Si parla meno e si canta di più. Bene la presenza anche di Gerry Scotti e Antonella Clerici. Sanremo unisce l’Italia e Conti ci è riuscito in maniera totale”.
La Calabria dietro le quinte
Non è soltanto Brunori Sas a rappresentare la Calabria al Festival 2025. Secondo Scorziello, infatti, dietro le quinte ci sono diversi professionisti di origine calabrese:
“In orchestra c’è una violoncellista di Bagnara Calabra. Poi c’è il percussionista sinfonico che è di Cosenza. E anche alcuni tecnici Rai sono calabresi. La Calabria è dappertutto. Io sono stato a Taiwan e ho trovato calabresi. Sono stato in Giappone e ho trovato calabresi. Noi non ci sentiamo mai soli quando giriamo il mondo e questa cosa è molto bella”.
Tra ritmi latini e nuove hit
Scorziello rivela di aver apprezzato diverse canzoni, secondo lui “molto interessanti” e che “rimarranno”. Dal brano di Achille Lauro, cinematografico, bell’arrangiamento. Molto bello anche anche quello di Serena Brancale.
L’energia di “Jovanotti” e il ricordo dei “Tamburi del Sud”
Inevitabile un riferimento alla travolgente esibizione di Jovanotti che ha portato un’esplosione di percussioni sul palco (ed anche fuori dall’Ariston):
“Lorenzo è fortissimo, ha un’energia pazzesca, straordinaria. Suonare con lui in un contesto del genere è straordinario. Tutti quei batteristi fuori dal teatro mi hanno ricordato il mio progetto “Tamburi del Sud”, nato vent’anni fa a Reggio Calabria”.
Il percussionista reggino annuncia qualche sorpresa nei prossimi giorni di Festival:
“Ci saranno tante novità, tante curiosità. È giusto che la curiosità rimanga, non posso dire nulla. Sanremo e sanremo… E sarà sempre una grande festa, come dice Jova”.
Un invito, quindi, a seguire con entusiasmo i prossimi appuntamenti, tra possibili colpi di scena e momenti da ricordare in puro stile sanremese.
La partecipazione di Luca Scorziello a Sanremo 2025 conferma il ruolo cruciale della Calabria nel panorama musicale italiano. Con le sue percussioni e la sua ventennale esperienza Rai, Scorziello rinnova il legame tra il Festival e la cultura del Sud, contribuendo a fare di Sanremo una festa fatta per unire.