Sanità in Calabria, il consigliere Lo Schiavo: ‘Certificato il fallimento della gestione commissariale’
'Smontati mesi di retorica e di proclami sui presunti miglioramenti del settore sanitario'
09 Marzo 2025 - 10:30 | Comunicato

«La decisione con la quale il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo Stato d’emergenza per il sistema ospedaliero calabrese, certifica oltre ogni ragionevole dubbio il fallimento netto ed incontrovertibile della gestione commissariale della sanità in Calabria, anche e soprattutto nella sua fase più recente, in cui questa coincide con la gestione politica della Regione. E, ancor di più, smonta mesi di retorica e di proclami sui presunti miglioramenti del settore sanitario e tutte quelle rassicurazioni rispetto ai tempi di realizzazione delle nuove strutture sanitarie, dai grandi ospedali alle case di comunità».
Lo dichiara, in un comunicato stampa, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – liberamente progressisti, in relazione al provvedimento del Governo che ha sancito lo Stato d’emergenza per la sanità calabrese.
«Per mesi – prosegue Lo Schiavo – abbiamo denunciato ritardi e inefficienze, segnalando a suon di interrogazioni consiliari, interventi a mezzo stampa e appelli, le condizioni drammatiche del sistema sanitario così come il rischio di dover restituire ingenti finanziamenti dell’Europa. E per mesi abbiamo ricevuto altrettante rassicurazioni (a questo punto basate esclusivamente su mere speranze) da parte del presidente/commissario Occhiuto. Ora anche lo stesso Occhiuto ha dovuto arrendersi all’evidenza dei fatti, prendendo finalmente coscienza della realtà e chiedendo soccorso al Governo amico, accorso in aiuto con un intervento straordinario che consentirà l’adozione di misure eccezionali per rispettare i tempi e gli obiettivi del Pnrr. Arriveremo dunque al paradosso di avere un commissario alla sanità (Occhiuto) a sua volta commissariato dalla Protezione civile, sperando che questo serva almeno a vedere le opere complete e operative. Ma resta, ed è grave, l’onta di un fallimento che per mesi è stato edulcorato e allontanato a colpi di annunci social e che ora arriva a presentare puntuale il conto. Adesso, per Occhiuto – conclude Lo Schiavo -, sarebbe forse il caso di fare un passo indietro ed ammettere che il dramma della sanità in Calabria non può essere gestito solo con le buone intenzioni».
