Sanità in Calabria, Campana (Verdi/Avs) attacca Occhiuto: “Troppi morti. Si gira dall’altra parte”

Giuseppe Campana (Verdi/Avs) accusa Occhiuto: “Sanità al collasso, troppe morti evitabili in Calabria. Il governatore si imponga a Roma”

FOTO CAMPANA

«Serafino, il 62enne colpito da infarto e il neonato di Trebisacce… ma è davvero questa la sanità che intende Roberto Occhiuto? Quante vite strappate a questa terra dovremo ancora piangere? Quanti sanitari vedremo ancora aggrediti? Quanti posti letto, reparti e servizi sanitari dovranno ancora chiudere sacrificati sull’altare dei budget?»

È quanto si chiede Giuseppe Campana, coordinatore regionale di Europa Verde-Verdi/Avs, che accusa il governatore Roberto Occhiuto di immobilismo rispetto al collasso del sistema sanitario calabrese.

“Sanità territoriale assente, nessuno sa nulla”

Secondo Campana, in Calabria la medicina territoriale prevista dal PNRR è inesistente:

  • Nessuna traccia di case della salute o case di comunità.
  • Assenti infermieri di famiglia e comunità.
  • Nessuna novità sulle unità di continuità assistenziale e l’assistenza domiciliare.
  • Ospedali di comunità inesistenti, nonostante i fondi disponibili.

«La nuova sanità europea dovrebbe essere più vicina alla gente, ma in Calabria non si vede nulla. Nessuno sa cosa accadrà con questo nuovo modello organizzativo della rete di assistenza primaria, che dovrebbe garantire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)», denuncia il coordinatore regionale.

“Occhiuto batta i pugni a Roma per la Calabria”

Campana chiede un cambio di passo immediato:

«Se il commissario alla sanità non è in grado di mettere a terra il minimo indispensabile, ne tragga le sue conclusioni. Altro che uscire dal commissariamento con espedienti politici. Occhiuto deve battere i pugni nei salotti romani per ottenere ciò che serve alla Calabria: dalla sanità alle infrastrutture, come la SS 106 e l’alta velocità ferroviaria passando da Tarsia».

Morti sulla SS 106, Campana: “Occhiuto in silenzio”

Il coordinatore regionale richiama anche l’emergenza infrastrutture:

«Come è possibile tollerare quattro morti nel solo mese di gennaio sulla mulattiera che chiamiamo SS 106, e restare inermi? Occhiuto ce l’ha un’anima o è talmente assuefatto alle logiche di potere da girarsi perennemente dall’altra parte?».

“Se Occhiuto non cambia rotta, lascerà solo un deserto”

«È giunto il tempo di dire basta a tutto questo», conclude Campana. «Occhiuto si prodighi per garantire diritti e standard di vita accettabili ai calabresi. Se la sanità prima di lui era in macerie, quando se ne andrà rischia di lasciare solo un deserto».