Sanità, Oliverio: “Decreto Calabria? Provvedimento coloniale. Già impugnato dinanzi alla Corte Costituzionale”
Mario Oliverio ha reso noto di avere impugnato il decreto sanità
30 Aprile 2019 - 10:37 | Redazione
Contestare l’adozione da parte del Consiglio dei Ministri, nella riunione del 19 aprile a Reggio Calabria, di un provvedimento che rafforza i poteri dei commissari nominati dal governo. Questo l’obiettivo di Mario Oliverio.
“Non c’è alcuna norma che sblocca il turn over, non c’è alcuna norma che si occupi di migliorare i servizi, nessuna norma che stanzia risorse per le strutture ospedaliere.Ci sono solo norme che estendono i poteri dei commissari, anche alle nomine dei dirigenti delle aziende sanitarie”.
Queste le parole del presidente della Regione Calabria Oliverio.
Il Decreto speciale sulla sanità in Calabria approvato a Reggio Calabria è stato impugnato dinanzi alla Corte Costituzionale. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio intervenendo durante i lavori di ieri del Consiglio regionale.
«Un provvedimento, quello del Governo – ha sostenuto Oliverio – di chiaro stampo coloniale, adottato per rappresentare la Calabria come terra di malaffare e una sanità regionale allo sbando. Nel Decreto del Governo si aumentano le indennità ai commissari straordinari di 50 mila euro e, in aggiunta, si impinguano di 20 mila euro le spese per la loro logistica e si bloccano le assunzioni e il turn-over, con gli organici ospedalieri ormai ridotti al lumicino».