SalvArti a Reggio Calabria: un successo per cultura e legalità
L’esposizione presenta oltre 80 opere d’arte contemporanea, tra dipinti, grafiche e sculture, di artisti di fama internazionale come Dalì, De Chirico e Warhol
10 Febbraio 2025 - 16:17 | Comunicato Stampa
![SalvArtiRC](https://www.citynow.it/wp-content/uploads/sites/5/2025/02/SalvArtiRC_16.jpeg)
Un percorso espositivo di straordinario valore, frutto di una brillante sinergia istituzionale che ha coinvolto la Città Metropolitana di Reggio Calabria, i Ministeri degli Interni e della Cultura, l’Agenzia nazionale Beni Confiscati e il Comune di Milano.
SalvArti: cultura e legalità al Palazzo della Cultura
“La mostra SalvArti sulle opere confiscate inaugurata nei giorni scorsi al nostro Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” è l’ennesimo importante obiettivo raggiunto da questa Amministrazione metropolitana che ha fatto della cultura e della legalità due obiettivi interconnessi considerati prioritari nelle nostre linee programmatiche di mandato”.
Così i consiglieri di maggioranza alla guida della Città Metropolitana di Reggio Calabria commentano l’avvio della mostra SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche, un’iniziativa culturale di grande rilievo sociale, esposta presso il Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” a Reggio Calabria.
L’esposizione presenta oltre 80 opere d’arte contemporanea, tra dipinti, grafiche e sculture, di artisti di fama internazionale come:
- Giorgio de Chirico,
- Mario Sironi,
- Lucio Fontana,
- Massimo Campigli,
- Salvador Dalí,
- Andy Warhol,
- Mario Schifano,
- Robert Rauschenberg,
- Christo.
Le opere rimarranno esposte fino al prossimo 26 aprile.
Un evento che valorizza il patrimonio artistico confiscato
“L’ottima riuscita dell’evento e la straordinaria sinergia istituzionale che ne ha consentito la realizzazione sono il frutto del lavoro portato avanti in questi anni dalla Città Metropolitana, capace di intensificare e valorizzare le relazioni istituzionali con enti di prestigio, come i Ministeri dell’Interno e della Cultura, l’Agenzia nazionale Beni Confiscati e il Comune di Milano“.
Questa visione strategica punta al recupero del patrimonio culturale ed artistico come simbolo di riscatto di un territorio che per lungo tempo è stato ostaggio della criminalità organizzata.
SalvArti: un simbolo di giustizia e legalità
“SalvArti può essere considerata un vero e proprio fiore all’occhiello del territorio metropolitano, un percorso espositivo che dà lustro all’intera comunità reggina, proiettandola nei circuiti artistici nazionali e valorizzando i percorsi di riscatto che la Città Metropolitana sta portando avanti”.
Le confische di opere d’arte da parte dello Stato sono strumenti cruciali nella lotta alla criminalità organizzata, trasformando beni illecitamente acquisiti in patrimonio culturale per la collettività.
“Queste bellissime opere sono ora restituite alla collettività per una grande esposizione nazionale che ha avuto due importanti anteprime:
- alla Casa Museo Andersen di Roma,
- al Palazzo Reale di Milano“.
A Reggio Calabria, grazie all’impegno della Città Metropolitana, del sindaco Giuseppe Falcomatà, e dei Delegati alla Cultura Filippo Quartuccio e ai Beni Confiscati Michele Conia, si conclude un percorso dall’alto valore morale e politico per affermare legalità, giustizia e presenza dello Stato.
Cultura e legalità per il futuro delle nuove generazioni
“Confiscare opere d’arte significa privare la criminalità di simboli di potere economico e di ostentazione sociale. Le opere confiscate, come nel caso della mostra SalvArti, possono essere destinate a musei, istituzioni pubbliche e spazi culturali, diventando veri e propri simboli di giustizia e legalità“.
Oltre alla loro valorizzazione culturale, le opere d’arte confiscate rappresentano un’opportunità per educare alla legalità, soprattutto tra le giovani generazioni.
“Inserirle in percorsi espositivi e didattici aiuta a diffondere la consapevolezza sulla lotta alla criminalità e sul valore della cultura come strumento di riscatto sociale“.
In conclusione, la confisca di opere d’arte non è solo un atto di giustizia, ma una possibilità concreta per trasformare un passato illecito in un futuro di conoscenza e consapevolezza per l’intera società.