Saldi invernali a Reggio, Aloisio (Confesercenti): ‘Ci aspettiamo un trend positivo, ma la crisi non è risolta’
"Il Natale è stata una boccata d'ossigeno - ha spiegato il Presidente di Confesercenti. Ma non è sufficiente a guarire le ferite del settore"
04 Gennaio 2025 - 12:40 | di Eva Curatola
Pur essendo passati il Natale ed il Capodanno, a Reggio Calabria il clima di festa non si è ancora spento. E con l’avvio dei saldi invernali, la città si prepara a quella che potrebbe essere una nuova occasione di fermento. La speranza, ovviamente, è quella di cogliere l’occasione giusta tra le vetrine del centro e le tante attività di vicinato. Eppure, dietro la ventata d’entusiasmo che contraddistingue gli sconti di fine stagione, permane una questione di fondo: la crisi strutturale del commercio tradizionale.
È un tema che Claudio Aloisio, presidente di Confesercenti Reggio Calabria, ha voluto sottolineare ai microfoni di CityNow, tracciando un quadro tanto incoraggiante quanto realista della situazione economica.
Un Natale vivace grazie ai flussi turistici
“Sicuramente questo Natale si è venduto: c’è stato movimento in città dovuto sia agli eventi in programma, sia ai flussi turistici di Ryanair. Le categorie più premiate sono stati i pubblici esercizi e gli albergatori”.
Il presidente di Confesercenti conferma che, durante le festività, si è respirata un’aria positiva: bar, ristoranti e hotel hanno intercettato la voglia di svago dei turisti e dei reggini stessi, sfruttando un inedito afflusso di persone, grazie anche al Capodanno Rai. Un segnale che indica come Reggio possa e debba puntare ancora di più sulla sua attrattività turistica per sostenere tutto l’indotto cittadino.
L’arrivo dei saldi: un’opportunità, ma non la soluzione
Con l’inizio dei saldi invernali, si apre un’altra finestra di opportunità per incrementare vendite e ricavi. Le stime di Confesercenti prevedono un leggero miglioramento rispetto al 2024, alimentando la speranza che le casse dei negozi possano trarre un beneficio tangibile in queste prime settimane dell’anno.
“Il commercio ha avuto una boccata d’ossigeno, ma in realtà le vendite natalizie, così come i saldi, non risolvono il problema strutturale della crisi del commercio”.
Aloisio, però, invita alla prudenza: un momento di slancio – come quello natalizio o come il periodo dei saldi – non è sufficiente a guarire le ferite profonde di un settore costretto a competere con e-commerce, grande distribuzione e un contesto fiscale spesso sfavorevole.
Guardando al futuro con speranza (e realismo)
Se da un lato i saldi rappresentano un “secondo tempo” delle festività natalizie, dall’altro non offrono un rimedio alle criticità che penalizzano le attività commerciali. Si tratta comunque di un’occasione preziosa per dare il via al nuovo anno con un po’ di sprint in più. Ma, come sottolinea Claudio Aloisio, la vera sfida è di natura strutturale: affinchè l’ottimismo di chi vede “la città viva” non sia un fuoco di paglia, è fondamentale investire in progetti di medio-lungo termine capaci di rafforzare il tessuto commerciale e sostenere gli imprenditori nelle battaglie di ogni giorno.