I sacrifici, le cadute, la rinascita: la vita in piscina di Francesco Luca Cama


di Domenico Suraci – La storia che oggi CityNow Sport vi vuole raccontare è quella di uno sportivo realizzato sia nella pallanuoto che nel proprio percorso universitario. Un esempio per tutti i giovani che spesso si trovano ad un bivio nel scegliere la strada da intraprendere, se quella del professionismo o degli studi. Francesco Luca Cama a due anni dalla sua nascita si trasferisce insieme alla famiglia a Reggio Calabria nel 1994, luogo d’origine dei suoi genitori. Trascorre sino all’età di 14 anni la sua vita nel reggino. La città gli offre la possibilità di crescere da un punto di vista sportivo.

Ecco la storia della sua vita personale e professionale da lui raccontata intervallata da domande a lui poste per meglio capire come ottenere la migliori performance non solo sportive…

Qual è il segreto dei tuoi successi?

“Non è un segreto, tutti gli sportivi vogliono portare a termine gli obiettivi prefissati. Quando ero a Latina mi svegliavo alle 6 e mi allenavo e poi alle 8 ero sui banchi di scuola. Il pomeriggio mi applicavo sui compiti almeno tre ore” P1090658

A 3 anni inizio a frequentare, come piccolo atleta, la Piscina Comunale, e dall’ambiente acquatico della piscina baby inizio a costruire il suo curriculum da atleta. A 5 anni entro a far parte del squadra di nuoto, vincendo varie competizioni in ogni categoria di cui fa parte. Nel 2002 ottiene il Record Regionale di nuoto (FIN CALABRIA) nei 50 mt Delfino, come atleta della ‘’Rari Nantes Reggio Calabria’’, ed è solo l’inizio del mio impegno e delle mie soddisfazioni nel mondo degli sport acquatici.

Nasce un vero e proprio amore con l’ambiente piscina che mi spinge a investire tempo e a far molte rinunce, ma sempre ottenendo grandi risultati.

Lo sport è crescita mentale o fisica?

“Lo sport dà un’impronta di organizzazione non solo in vasca ma anche nella vita. Essere andato via di casa, mi ha fatto crescere molto sotto tanti punti di vista e per questo ringrazio i miei che se la sono sentita di farmi andare via, questo sacrificio è stato ripagato grazie ai risultati che ho avuto e ho tutt’ora.”

Nel 2005 entro a far parte del mondo della pallanuoto, ottiene già da subito una convocazione con la Nazionale Italiana giovanile under 15, ed è solo l’inizio della lunga e promettente carriera pallanuotistica. Nel 2006, a soli 14 anni, mi trasferisco a Cosenza partecipando al Campionato di serie A1 con la Società Cosenza Nuoto(2006/2007).

L’anno dopo arriverò nella città di Latina dove, a soli 15 anni entrerò a far parte del team pontino, militante nel Campionato Nazionale Italiano in serie A2 e in serie A1, in questi anni verrò inoltre convocato con la Nazionale Italiana giovanile.

Cosa suggeriresti a chi vuole intraprendere i tuoi percorsi?

“Tanto sacrificio e voglia di fare, oggi si è persa questa voglia, mi accorgo di ciò dai ragazzini che ho allenato, non bisogna accontentarsi, è necessario andare oltre le proprie possibilità”

Nel 2010/2011, finalmente maggiorenne, cerco di riavvicinarmi a casa, militando nella squadra di pallanuoto di Acicastello Pallanuoto in serie A2. Nello stesso anno, la passione per lo sport mi spinge ad iniziare gli studi universitari iscrivendomi alla facoltà di Scienze Motorie.

Nel 2011, il rischio di interrompere l’attività agonistica in seguito ad un brutto infortunio al ginocchio si fece reale, seguì un lungo periodo riabilitativo e con grande impegno riuscii a superare e riprendere l’attività agonistica. Sicuramente questo episodio mi ha segnato molto mettendo a dura prova il raggiungimento dei miei obbiettivi. Nel 2012 ormai risolti i problemi di salute mi trasferisco nella capitale; a Roma, oltre a proseguire la carriera Universitaria, ho partecipato con la società capitolina ‘’Black Sharks’’ al campionato di serie B. Fu effettivamente l’anno della ripresa. Nel 2013 con la stessa squadra ho vinto la promozione in serie A2. Sempre nella capitale i successivi due anni ho giocato con “La Fenice Roma pallanuoto” ed anche con questa società ho ottenuto i successi e l’ennesimo salto di categoria; oltre a terminare la carriera universitaria divenendo Dottore in Scienze motorie.

In quale delle tante città dove sei stato ti sei trovato meglio?

“Mi sono trovato bene ovunque, a Cosenza, a Roma, a Latina, a Catania ho imparato molto con allenatori con diverse mentalità ed allenamento. A Cosenza avevo Walter Fasano,attuale allenatore del Padova, Daniele Ruffelli attuale allenatore della Roma Vis Nova mi hanno insegnato molto sia dal punto di vista umano che sportivo, stesso vale per Nando Pesci che mi dava la carica giusta per andare in piscina e fare allenamenti faticosi. A Roma oltre la passione per lo sport ho stretto molte amicizie.”fisioterapia

L’infortunio del 2012, segnerà comunque la mia vita, pur essendo totalmente superato, lascerà in me un marchio che mi spingerà a volermi impegnare in prima persona per poter aiutare gli altri nel campo della riabilitazione motoria.

La rinascita. E’ proprio nel 2014 che partecipo al concorso per accedere alla Facoltà di Fisioterapia e lo supero iniziando una nuova carriera Universitaria.

Nel 2015 ricevo la proposta di aggregarsi alla squadra di Messina ‘’CUS Unime’’, sposando a pieno il progetto di crescita della Società messinese di risollevare le sorti della squadra cercando di ottenere la promozione dalla serie B alla serie A2.

Per cui il 2015 sarà l’anno del rientro a Reggio Calabria, a Messina proseguirò i miei studi nella Facoltà di Fisioterapia, e nel 2017 diventerò Dottore in Fisioterapia con tesi in Patologia dell’apparato locomotore e Riabilitazione dal titolo : ‘’ Gli effetti dell’esercizio propiocettivo in acqua e a secco nella riabilitazione dopo ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio’’, progetto di tesi che unisce il mio amore per l’ambiente acquatico e la passione per la riabilitazione. Proprio dal 2015 ad ora, ho continuato a giocare con il Cus Unime, pronto ad affrontare a breve il Play Off per la Promozione in serie A più concentrato che mai.

E’ a questo autentico campione fuori e dentro la piscina che CityNow Sport augura un importante proseguimento della carriera col motto latino che più che mai è necessario menzionare e che lui possa sempre ben rappresentare: “Mens sana in corpore sano“.

logo community