Saccomanno (Lega): ‘Manifestazione No Ponte un flop millenario’

"Pochissima gente con slogan inconsistenti. Ponte è attrattore di sviluppo, li inviterei ad informarsi meglio" le parole di Saccomanno

No Ponte

Il commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno commenta l’ultima manifestazione No Ponte a Messina:

“Annunciata come chissà quale imponente manifestazione di contrasto al Ponte si è dimostrata, invece, come un flop millenario! Pochissima gente e di estrazione sinistrorsa che hanno lanciato slogan inconsistenti dimostrando di non conoscere assolutamente le vere dinamiche dell’intervento. Li inviterei ad informarsi meglio e, quindi, ad essere ben consapevoli che il ponte è un momento centrale di interventi di grande valenza per la crescita del territorio”.

Prosegue Saccomanno:

“A partire dall’alta velocità, che finalmente potrà congiungere Roma-Palermo in poche ore, a finire alla sistemazione del piano viario che presenta gravissime carenze. In conclusione, si può ben dire, che il ponte è un attrattore di sviluppo delle aree e, quindi, una modalità concreta per una crescita della Calabria e della Sicilia, che finora sono state pesantemente abbandonate da una politica che ha sempre negato le sfideinternazionali sulle nuove tecnologie per la costruzione di un nuovo meridione. I tantissimi NO della sinistra sono la dimostrazione più concreta del fallimento della loro politica e della grave responsabilità che si sono assunti nei tantissimi anni di disastroso governo, che ha reso l’Italia debole e insufficiente nei bisogni primari”.

Conclude Saccomanno:

“Una debacle che è costata moltissimo agli italiani, specie nel campo dell’energia e delle infrastrutture. Se oggi i prezzi del gasolio, della benzina, del gas, dell’energia elettrica, ecc., sono schizzati tanto in alto, peggiorando i costi familiari, la responsabilità è unicamente di quella sinistra che ha sempre detto, inspiegabilmente, NO all’uso dei pozzi, alle centrali nucleari, ai rigassificatori, ecc. Ebbene, quel tempo è terminato, anche se ha lasciato sul campo macerie irreparabili, che ora stanno bloccando una possibile crescita dell’Italia che, con fatica, e grazie alla concretezza e lungimiranza del ministro Salvini, potrà ripartire e cominciare a dare speranza ai tanti giovani che son dovuti scappare dalla nostra terra”.