Dimensionamento, Lizzi: ‘Perdita delle autonomie scolastiche e taglio agli assistenti educativi’

Il Consigliere metropolitano con delega all'Istruzione richiama il governo regionale e nazionale alle proprie responsabilità

Consiglio Metropolitano 31 Luglio 5 Lizzi

“Non è tra le priorità del governo regionale calabrese né di quello nazionale, né di chi in Europa rappresenta la Calabria”: è il duro commento del consigliere delegato all’Istruzione della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Rudi Lizzi, sulla gestione dell’istruzione in Calabria.

La denuncia sui nuovi tagli all’istruzione

«Lascia più che perplessi – afferma Lizzi – la sortita della Regione Calabria e del governo nazionale che in queste settimane ha licenziato definitivamente l’aggiornamento del dimensionamento scolastico, producendo nuovi pesantissimi tagli all’istruzione sul nostro territorio metropolitano».
Secondo Lizzi, dovrebbero saperne qualcosa il presidente Roberto Occhiuto e l’eurodeputata Giusi Princi, vicepresidente della giunta regionale con delega all’Istruzione. Se da un lato si propone «video social» sul funzionamento delle istituzioni europee, dall’altro non arrivano risposte per storici licei come il Tommaso Campanella o il Preti – Frangipane, o per gli istituti comprensivi di Melicucco, “Piria” e Campo Calabro, tutti colpiti dalle ulteriori sforbiciate del nuovo dimensionamento.

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Mancanza di risorse per l’assistenza educativa

Lizzi punta il dito anche sulla carenza di fondi per gli assistenti educativi e alla comunicazione. Il governo, a suo dire, non sarebbe in grado di coprire per intero le richieste delle scuole: «Molti ragazzi con disabilità rischiano di essere fortemente penalizzati, e diversi assistenti potrebbero non concludere l’anno scolastico».
Un’emergenza, questa, che secondo Lizzi sarebbe sintomatica di una generale mancanza di attenzione per gli studenti e per le loro necessità.

Invito a soluzioni concrete

Di fronte a questa situazione, il consigliere delegato all’Istruzione lancia un appello alle istituzioni regionali, nazionali ed europee: «Dimensionamento, perdita delle autonomie, rischio interruzione per gli assistenti educativi, sono diverse facce d’una stessa medaglia. Noi, da istituzioni responsabili, faremo la nostra parte, lavorando su tutti i fronti per evitare i tagli».
Lizzi chiede risposte immediate e soluzioni concrete per garantire la continuità del servizio di assistenza educativa, scongiurando l’interruzione delle attività fondamentali per la didattica inclusiva e tutelando così il diritto allo studio dei più fragili.