Inchiesta ultrà: risolto un ‘cold case’ risalente al 1992

Nell'ambito dell'operazione "Doppia curva" è stato trovato il colpevole dell'omicidio di Fausto Borgioli

sirene polizia

L’inchiesta che ha decapitato i vertici ultrà di Inter e Milan ha risolto anche un cold case.   

Per l’omicidio, che risale al 1992 e finora rimasto irrisolto, di Fausto Borgioli, detto “Fabrizio”, luogotenente di Francis Turatello, protagonista della mala milanese degli anni ’70 assieme a Renato Vallanzasca e ad Angelo Epaminonda, è stata notificata oggi dalla Gdf una misura cautelare in carcere a Giuseppe Caminiti, già in cella da lunedì nell’ambito dell’operazione “doppia curva”.   

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A incastrare Caminiti, “diretta emanazione della ‘ndrangheta per espressa e plurima ammissione” e in affari con Andrea Beretta, leader della tifoseria nerazzurra, nella gestione alcuni parcheggiabusivi” vicino a San Siro, sono state anche alcune intercettazioni del luglio 2020.

Fonte: Ansa Calabria