Calabria Wild Wine: grazie ai volontari 'risorgono' due scalinate di Scilla - FOTO

Un'idea nata dal desiderio di fare qualcosa di concreto per contrastare il degrado che purtroppo è presente in alcune zone del nostro territorio

“La nostra Associazione da quando è nata possiede due anime perfettamente complementari: una orientata alla salvaguardia dei vitigni antichi calabresi e l’altra orientata alla tutela del patrimonio culturale dei nostri paesi. Da alcuni mesi abbiamo terminato ulteriori interventi aggiuntivi nelle due scalinate del centro storico di Scilla, adottate nel 2022:

  • la Scalinata Giuseppe Garibaldi (accanto l’ascensore);
  • la Scalinata del Serro“.

È quanto scrivono, in un post su Facebook, i volontari dell’Associazione Calabria Wild Wine che raccontano gli interventi effettuati in questi due anni, in seguito alla richiesta fatta al Comune di Scilla di poter adottare le due aree verdi del centro storico con l’obiettivo non solo di salvaguardarle, ma anche valorizzarle. E così è stato

“La nostra attività nasce dalla convinzione che la valorizzazione dell’identità culturale dei piccoli comuni costituisca l’elemento fondamentale per la crescita e lo sviluppo socio-economico della comunità locale”.

L’Associazione è nata dall’idea di un gruppo di amici che ha messo insieme le proprie passioni e competenze con l’obiettivo di realizzare dei progetti che possano, in modo concreto, mettere in risalto e tutelare il patrimonio culturale, paesaggistico e di biodiversità della Calabria.

Il progetto di adozione della scalinata Garibaldi e della Scalinata del Serro di Scilla

“L’idea è nata dal desiderio di fare qualcosa di concreto per contrastare il degrado che purtroppo è presente in alcune zone del nostro territorio. Piuttosto che lasciarci ingabbiare dalle sterili lamentele o dall’ “effetto spettatore” (ovvero stare a guardare senza fare nulla per cambiare ciò che non funziona), abbiamo preferito iniziare a fare qualcosa di concreto e di pragmatico per migliorare il luogo in cui viviamo.

L’intento è di valorizzare e rinaturalizzare aree del nostro territorio abbandonate o dimenticate. L’obiettivo, anche in questo caso, non è solo conservativo, ma è finalizzato ad ottenere un completo recupero dei luoghi, così da poter rilanciare spazi e aree abbandonate o che non vengono impiegate a pieno ma che hanno il potenziale di essere trasformate in un bene comune per tutti gli abitanti.

Allo stesso tempo, desideriamo restituire alla natura gli spazi che nel tempo sono stati sottratti e incentivare una cooperazione fattiva e pragmatica con gli attori istituzionali e le comunità del posto al fine di tutelare non solo i luoghi ma anche la qualità di vita delle persone.

Per realizzare il nostro intervento di rigenerazione urbana e rinaturalizzazione delle due scalinate di Scilla abbiamo scelto di piantare delle specie arbustive ed arboree tipiche della macchia mediterranea delle nostre coste, rappresentative del paesaggio dello Stretto di Messina.
Per evitare il consumo di risorse idriche abbiamo selezionato solo piante ed alberi a basso apporto idrico e bassa manutenzione per consentire all’ecosistema creato di evolversi autonomamente nel tempo. Ci teniamo a specificare che tutti i progetti sono stati realizzati esclusivamente con le risorse e gli sforzi dell’Associazione”.

L’adozione della scalinata “Giuseppe Garibaldi”

Scalinata Garibaldi Scilla 6

All’inizio dell’intervento lungo questa scalinata abbiamo trovato solo sterpaglie, rovi, calcinacci e cumuli di immondizia stratificati nel tempo, (vedi foto). Questo ovviamente ha comportato un grande sforzo per eliminare quanto ritrovato. Una volta terminato il lavoro di vera e propria “bonifica” abbiamo provveduto ad una totale rinaturalizzazione del luogo mettendo a dimora oltre 20 esemplari tra alberi e arbusti.
Dopo aver ripulito le diverse aree, lasciando intatte le uniche piante presenti (un oleandro e un cappero), abbiamo fatto ricostruire un muretto a secco da un giovane e bravo artigiano di Scilla. Successivamente abbiamo selezionato e messo a dimora le varietà scelte in funzione delle caratteristiche del luogo, cercando di ricostruire la tipicità che contraddistingue il nostro paesaggio.
Percorrendo la scalinata troverete due olivi (di cui uno di 50 anni), un’agave, una bougainvillea, diverse piante di lavanda e fico d’India, una palma nana, un cipresso, una pianta di zibibbo, delle lantane e varie piante di rosmarino.

L’adozione della Scalinata del Serro e il “Percorso Botanico nella Macchia Mediterranea”

Scalinata Del Serro Scilla 6

Anche in questa scalinata il nostro intervento è partito con un lungo lavoro per eliminare la vegetazione che ostacolava il passaggio.
Oltre alla cospicua presenza di piante spontanee, purtroppo anche questa volta, abbiamo trovato tanta sporcizia che ovviamente abbiamo provveduto a rimuovere.
Durante i lavori lungo la scalinata abbiamo osservato la presenza di numerose specie tipiche della macchia delle nostre coste, come il leccio, l’alaterno, l’euforbia, il cappero.
Per tentare di valorizzare ancora di più la presenza di queste piante abbiamo pensato di creare un percorso didattico-naturalistico arricchendo la scalinata di numerose altre varietà caratteristiche della macchia, che anticamente caratterizzavano il paesaggio rurale.
È nato cosi il “Sentiero del Serro. Un percorso botanico nella macchia mediterranea”.
Il tragitto si sviluppa lungo la suggestiva “Salita del Serro”, antica scalinata in pietra aggrappata alla roccia a picco sul mare che congiunge gli storici quartieri di Chianalea e San Giorgio.
Lungo il percorso abbiamo messo a dimora degli alberi di ulivo, tra cui uno di Leucolea (il prezioso olivo bianco), diverse piante di rosmarino, il ginepro rosso, il mirto, il lentisco, i fichi d’India, l’alloro, una palma nana, la ginestra e il corbezzolo.
Piccole targhe poste lungo il cammino (anche in lingua inglese), consentono il riconoscimento delle specie botaniche presenti, evidenziando caratteristiche, proprietà ed usi. Il nostro intento è di trasformare anche una semplice passeggiata in un’occasione di apprendimento ed educazione ambientale.
Durante la camminata sarà possibile, così, addentrarsi alla scoperta di Scilla con una maggiore consapevolezza data non solo dal bel panorama e il buon cibo ma anche dal riconoscimento delle principali specie botaniche e del loro utilizzo, tipiche del territorio.

A riprova del potenziale valore di interventi come questo durante la XIII giornata internazionale dell’Istituto Nazionale di Urbanistica – INU, svoltasi presso il Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli, l’intervento realizzato a Scilla dalla nostra Associazione “Calabria Wild Wine” è stato riportato come best practice nell’ambito del panel “Il capitale naturale: difesa, utilizzo, valorizzazione, gestione”, il cui argomento riguarda la valorizzazione della biodiversità e delle risorse naturali e paesaggistiche.
Vedere, inoltre, come le persone ricomincino ad utilizzare e ad apprezzare questi luoghi ci emoziona perché significa che questo tipo di intervento, oltre a preservare la bellezza del posto, ci permette di ricostruire un sano legame con la natura circostante e gli abitanti del posto e allo stesso tempo ci motiva a perseverare e fare sempre meglio.
Perdonateci per la lunghezza del post ma ci tenevamo a condividere con voi questa iniziativa nel dettaglio.

L’invito, da parte di Vittorio Porpiglia (Presidente) e di Giuseppe Ribuffo (Vice-presidente), ovviamente, è quello di andare a visitare le due scalinate!