Reggio, dal Comune nuove strade per le periferie. Falcomatà: ‘Non solo asfalto, presto altre novità’

"La strada è ancora lunga da fare - dichiara il sindaco Falcomatà - E' un segnale di attenzione verso le zone più periferiche"


“Strada facendo” è il nome del nuovo progetto dell’amministrazione comunale che prevede il piano straordinario per il rifacimento delle strade cittadine.

Oggi la presentazione del programma di interventi all’interno di Palazzo San Giorgio.

“Il piano straordinario prevede il rifacimento non soltanto delle strade ma anche dei sottoservizi – spiega il sindaco Falcomatà – L’operazione è più complessa di quelle del passato perchè saranno oggetto di intervento anche i tombini, le caditorie e tutti i sottoservizi che spesso creano problemi in caso di pioggia o di guasti alla rete idrica”.

‘Strada Facendo’, intervento da circa 20 milioni di euro

Quasi 20 milioni di euro impiegati per il progetto ‘Strada facendo‘, recuperati dalla rimodulazione dei mutui.

“Sono spese di investimento che riusciamo a fare grazie all’uscita dal piano di rientro e non dobbiamo mai dimenticarci degli effetti negativi che derivano dal piano di rientro tra cui l’impossibilità di riaccedere ai mutui e oggi con questi soldi diamo un segnale decisivo per tutta la città”.

Presenti, oltre al primo cittadino di Reggio Calabria, anche l’Assessore Costantino, il Delegato Barreca ed il Dirigente Doldo.

“Gli interventi riguarderanno soprattutto le zone periferiche e collinari – continua Falcomatà – Alcuni interventi sono già conclusi e altri sono in corso di esecuzione”.

L’amministrazione presenterà nelle prossime settimane un programma di ripristino della sicurezza e del decoro dei marciapiedi.

Falcomatà: ‘Eliminare le distanze tra le periferie e il centro’

“Ringrazio tutti i consiglieri di maggioranza per la collaborazione, l’assessore Costantino, il consigliere Barreca e il dirigente Doldo. Credo che sia una scelta politica dovuta. C’è un sentimento dei cittadini di abbandono delle periferie rispetto al centro e questo vuole essere un segnale che insieme ad altri intende testimoniare l’attenzione verso le periferie. Dobbiamo eliminare la percezione di una distanza tra il centro e la periferia”.