Rientro a scuola, Azzolina: ‘In 2 mesi abbiamo recuperato un ritardo di 20 anni’
Le parole del ministro dell'istruzione dalla conferenza di Palazzo Chigi
09 Settembre 2020 - 16:37 | Redazione
“La scuola è già ripartita”.
Sono le prime parole del ministro dell’istruzione durante la conferenza stampa da palazzo Chigi che riguarda proprio il rientro fra i banchi di milioni di studenti e non solo.
“Il 1° settembre sono partiti i corsi di recupero, i collegi dei docenti. Giorno 7 la scuola è tornata a svolgere tante altre funzioni. Ed ora, fra qualche giorno tra il 14 ed il 24 tutti gli studenti e le studentesse potranno, finalmente rientrare lì dove si erano lasciati nel mese di marzo”.
Il ministro Azzolina è consapevole del cammino tortuoso che attende gli istituti in questo nuovo anno scolastico:
“Ci attende un anno impegnativo. Ci saranno difficoltà da superare ma lo faremo tutto insieme. Ci sono già stati dei casi Covid in alcune scuole e ce lo aspettavamo, è, purtroppo, normale. Una cosa però è certa le misure sono efficaci grazie alla sinergia con il ministero della salute”.
Facendo un passo indietro nel tempo, al periodo più buio di questa pandemia, l’Azzolina afferma:
“È stato giusto chiudere le scuole a marzo ed è giusto riaprirle adesso. È un imperativo morale restituire un pezzo di normalità, un pezzo di speranza e di futuro ai nostri giovani. Tutto questo è stato reso possibile dal lavoro infaticabile con gran parte del Governo. La scuola è una macchina enorme, complessa e gran parte dei paesi europei sta affrontando la stessa nostra sfida con non poche difficoltà.
Ci conforta tutto il lavoro che abbiamo fatto. Nessuno ha messo in campo lo stesso numero di soluzioni del nostro paese. abbiamo lavorato sul distanziamento, abbiamo finanziato l’affitto di spazi esterni, così come i nuovi arredi – qui il ministro glissa sulle vicenda ‘banchi’ che ha fatto scatenare gli italiani sui social. In 2 mesi abbiamo recuperato un ritardo di 20 anni.
La parte dell’organico, anche qui non ci sono numeri paragonabili con l’Europa. Il nuovo impiego di forze non riguarderà solamente il personale docente, ma anche quello Ata”.
Azzolina conclude il suo intervento con un augurio agli studenti, alle famiglie ed agli italiani:
“Buon anno scolastico a tutte le studentesse e gli studenti.
Alle famiglie, voglio ricordare che a scuola ci sono regole, severe e improrogabili, per questo motivo rappresenta il luogo meno rischioso per i vostri figli. La socialità per i givoani è fondamentale e ne sono stati privati per troppo tempo. Adesso dobbiamo garantire un’alleanza con le famiglie, garantire la stessa attenzione che avremo dentro le scuole, anche nella vita all’esterno, perchè la scuola merita di essere difesa.
La scuola è comunità, presidio di legalità. Dalla scuola dipende il futuro del paese. Affrontata l’emergenza è tempo di guardare al futuro, di avere coraggio e innovare in base ai principi dell’uguaglianza. Potremo farlo grazie al Recovery Fund. Adesso vanno messe in campo le misure per la lotta educativa e per combattere una piaga che affligge il paese: la dispersione scolastica. Questa è una sfida che va portata avanti per il bene di tutto il Paese”.