Riproposti i valori della Costituzione e della Pace all’Accademia del Tempo Libero

Andata in scena la rappresentazione teatrale con un potente messaggio di Pace, di Uguaglianza e Solidarietà

Res Publica 2 Giugno Accademia

“Un modo diverso di celebrare la Festa della Repubblica” ha dichiarato Silvana Veloná, Presidente dell’Accademia del Tempo Libero che ha messo in scena “Res Publica ,storia di un Amore”, opera scritta e diretta dalla scrittrice Marina Neri.

La rappresentazione teatrale, nata da un’idea dello scrittore Giovanni Suraci e della stessa Marina Neri, ha visto interagire sul palcoscenico, diversi interpreti che, in un sorprendente avvicendamento, hanno saputo creare un ponte ideale fra passato , il 2 giugno 1946, ed il presente. Un’alchimia che ha miscelato le diverse anime dell’evento, catturando l’attenzione dell’Auditorium, gremito e attento. “L’idea nasce dall’esigenza di riportare l’attenzione sui valori della Costituzione radicati nel concetto di Pace, Giustizia, Democrazia ed Unità” hanno dichiarato gli ideatori.

Magistrale l’interpretazione di tutti i protagonisti. Nuccia Macrì ha interpretato Res Publica che, da statua immota e lontana, ha saputo trasformarsi in Mater vicina alle sofferenze del suo popolo; Salvatore Marrari e Carmen Sottilotta che hanno impersonato i personaggi della Bersagliera e del Maresciallo liberamente tratti dalla famosa commedia del dopoguerra capaci di coinvolgere il pubblico attraverso il sorriso e la riflessione.

A darsi il cambio sul palcoscenico uno straordinario cast di interpreti: Antonino Cotroneo, Mimma Creaco, Giuseppe Dieni, Franco Donato, Mariella Fonte, Antonio Ielo, Maria Ielo, Giuseppe Intravaia, Caterina Manti, Marina Neri, Carmen Schembri Volpe, Pietro Sismo, Giovanni Suraci e i ragazzi del Vento Nuovo ( Mary Arcudi, Claudio Cappuccio, Carmine Mottola), ad interpretare le svariate categorie sociali, i sofferenti, gli emarginati, coloro che la vita lascia indietro e, disperati, cercano nella morte la soluzione. Infine gli articoli della Costituzione, giunti sul palcoscenico irati e delusi , vittime del vilipendio e delle offese recati loro dall’abbandono graduale degli ideali che hanno animato la loro nascita.

Un auditorium gremito per le grandi occasioni ha assistito alla rappresentazione che ha visto ogni scena sottolineata e valorizzata dagli intermezzi musicali della Fanfara dei Bersaglieri sezione di Reggio Calabria guidata dal Presidente Nicola Morabito e dal Capo Fanfara Giovanni Romeo. Superbe le interpretazioni degli attori che hanno reso sul palcoscenico l’emozione tutta dell’opera scritta da Marina Neri. Res Publica, La Bersagliera, il Maresciallo, hanno interagito con il passato e con il presente, con le criticità della nostra epoca. Messaggi forti veicolati sul palcoscenico, dal Popolo Sovrano al Diritto alla Salute, dai diritti al Lavoro e all’ Istruzione passando dalle Uguaglianze e dalle Libertà, per concludere con il ” Liberatemi” urlato dall’ art 48 della Costituzione a rivendicare la libertà di Voto. Messa in scena curata nei dettagli, per la rievocazione storica del 2 giugno 1946, per i costumi realizzati da Elena Romeo e Caterina Amadeo e con un potente messaggio di Pace, di Uguaglianza e Solidarietà.