Regione Calabria, le 7 vite di Spirlì. Lega pronta al ‘Piano C’ per la vicepresidenza

Spirlì non molla, ma la salvezza è complicata. Occhiuto chiamato alla scelta, Salvini in cerca di alternative

Spirlì Occhiuto

Formazione della giunta regionale in Calabria, sono giorni infuocati. Il Governatore Roberto Occhiuto ha incassato ufficialmente le richieste dei partiti di coalizione, proposte che ovviamente vanno in contraddizione tra di loro.  Accontentare tutti non sarà possibile, i proverbiali compromessi che dominano l’attività politica lasceranno in ogni caso qualche ‘ferito’ per strada.

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Dopo aver incontrato Giorgia Meloni e Matteo Salvini (le interlocuzioni di Occhiuto con Forza Italia per ovvie ragioni sono costanti e privilegiate…) il nuovo presidente della Regione sembra essersi preso il tempo necessario per meditare sulla scelte che porteranno alla formazione della giunta.

Nel turbinio di dichiarazioni, dialoghi e rumors post urne, chi da settimane è piombato in un silenzio assordante è il f.f. uscente Nino Spirlì. Silenzio che non significa rassegnazione o immobilismo, tutt’altro. Seppur palesemente scaricato all’interno della Lega, con una lista robusta di esponenti del Carroccio che hanno evidenziato a loro dire gli errori del f.f. e chiesto che il ticket Occhiuto-Spirlì fosse da mandare in soffitta, il diretto interessato ha incassato senza fare una piega.

Dai giorni immediatamente successivi delle elezioni regionali (che hanno visto la Lega ottenere un risultato negativo e Spirlì in particolare sconfitto, con il candidato Princi sostenuto dal f.f. battuto alle urne da Giuseppe Gelardi) è iniziata una paziente tessitura delle fila.

Con Salvini nella scomoda posizione di capire chi assecondare (se Spirlì o il resto della Lega, quantomeno in Calabria) e Occhiuto in attesa di indicazioni chiare ed univoche sul da farsi. Indicazioni che potrebbero essere arrivate nel corso dell’ultimo incontro tra il neo Governatore e il leader della Lega.

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Il piano B…e C

Quali le alternative concrete al  (probabile) naufragio del ticket Occhiuto-Spirlì ? Quelle emerse in un primo momento, e apparentemente più ovvie, sembrano perdere quota. Sia Filippo Mancuso che Simona Loizzo, eletti con la Lega rispettivamente nella Circoscrizione Centro e Nord, non sembrerebbero essere entusiasti ad occupare la poltrona di vice Occhiuto, anche (o soprattutto) perchè richiederebbe le dimissioni da consigliere regionale, secondo quanto previsto dallo statuto della Lega.

Si arriva così quindi al piano C, il più verosimile per lo scenario attuale. In questo caso c’è una giungla di nomi, sempre in quota Lega, che ruotano attorno alla vice presidenza della giunta. Il coordinatore regionale Saccomanno, il commissario provinciale di Crotone e vicecommissario regionale Cataldo Calabretta e il già candidato a sindaco di Reggio Calabria Antonino Minicuci soltanto alcuni dei nomi che spuntano nel mare dell’incertezza generale.

Nella confusione che assomiglia tremendamente a quella degli ultimi giorni di calciomercato, sembrano essere due le sicurezze: il vice Occhiuto sarà in quota Lega, ed entro venerdi 5 novembre la scelta sarà effettuata, assieme a tutte le altre, vale a dire la presidenza del Consiglio Regionale e il resto della giunta.

Riguardo la presidenza del Consiglio, è confermato il derby tra Fratelli d’Italia e Forza Italia per accaparrarsi la poltrona. Quello che potrebbe verificarsi però, come già riportato su queste pagine, è che Occhiuto alla fine punti su un profilo non espressione del territorio reggino.