Regione, dal PD proposta di legge per la definizione del condono edilizio

L'iniziativa si inserisce all'interno del "Piano casa". Battaglia: "L'obiettivo è di snellire e accelerare le procedure per le sanatorie"


E’ stata depositata a Palazzo Campanella, lunedì scorse, su iniziativa del Capogruppo del Partito Democratico Domenico Battaglia e dei consiglieri regionali Domenico Tallini, Michele Mirabello, Giovanni Nucera, Carlo Guccione, Giovanni Arruzzolo, Franco Sergio, Giuseppe Aieta, Flora Sculco e Mauro D’acri, una proposta di legge: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 11 agosto 2010, n.21” (Misure straordinarie a sostegno dell’attività edilizia finalizzata al miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale). La stessa è strutturata in tre articoli ed ha l’obiettivo di offrire strumenti di semplificazione e chiarezza a tutti gli operatori (Ordini professionali, tecnici e operatori amministrativi) che quotidianamente si confrontano con le norme del cd. Piano Casa, ovvero la legge regionale 11 agosto 2010, n.21. L’articolo 1 prevede, al fine di favorire la definizione delle Istanze di sanatoria edilizia che, i Comuni possono , entro il 30 giugno 2020, mediante apposita deliberazione della Giunta Comunale, approvare un atto di indirizzo che preveda procedure di autocertificazione, definendo modalità e tempi di attuazione, fatta salva l’acquisizione dei pareri vincolanti stabiliti dalla normativa vigente.

“La definizione delle Istanze di condono edilizio e del Piano Casa è di fondamentale importanza – commenta Domenico Battaglia  – perché comporta ripercussioni sull’intera attività delle amministrazioni comunali, sia nella funzione di programmazione e di pianificazione territoriale, che per gli investimenti di opere di urbanizzazione di intere aree dei comuni. Ad oggi, nei comuni della Calabria sono giacenti e inevase decine di migliaia di domande di condono edilizio. Con l’articolo 1 di questa proposta di legge – sottolinea Battaglia – l’obiettivo è quello di snellire e di accelerare le procedure di definizione delle pratiche di sanatoria edilizia  e, nel contempo, recuperare i rispettivi oneri di urbanizzazione e di costruzione, dove è possibile concedere il condono delle opere abusive. Un provvedimento legislativo che avrebbe ripercussioni positive nei confronti dei cittadini che attendono da decenni una risposta alle loro Istanze e dei Comuni con incassi di diversi milioni di euro e benefici economici per i loro bilanci”.

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