Verso le regionali, il centrodestra vuole chiudere martedì per il nome del candidato presidente

Scontro tra Lega e FI sulle comunali di Roma e Milano. Cesa (Udc) indica la strada da seguire. Meloni vuole chiudere

elezioni regionali

Mentre in tema di candidature regionali il Partito democratico si affanna ad allontanare i suoi demoni, il centrodestra non dimostra di avere le idee più chiare, nonostante il nome indicato da Forza Italia, Roberto Occhiuto, sembra poter accontentare tutti. Almeno fino al momento.

Ieri un nuovo vertice di centrodestra si è tenuto a Roma per provare a definire la situazione delle candidature. Si sapeva già che prima di parlare di regionali e di Calabria, il tavolo nazionale della coalizione di centrodestra si era dato una sorta di road map, che rinviava la partita per le regionali alla risoluzione dei nodi riguardanti le grandi città, su tutte Milano e Roma.

Scontro tra Lega e FI

Dal vertice è uscita la solita fumata nera, anche se l’incontro sarebbe stato contrassegnato dalle tensioni sorte tra la Lega e Forza Italia. Davanti lo stallo prodottosi rispetto alla scelta di candidati civici – riferisce l’AdnKronos – il leghista Giorgetti avrebbe proposto che a scegliere i nomi dei candidati siano i maggiori partiti della coalizione, intendendo in questo senso la Lega e Fratelli d’Italia. Una provocazione per l’azzurro Antonio Tajani che ha rispedito al mittente la proposta indecente. E sarebbe servito l’intervento di Salvini per calmare gli animi.

La proposta di Cesa

Sempre secondo la ricostruzione offerta dall’AdnKronos, un contributo all’uscita dall’impasse l’avrebbe dato il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, che sarebbe intervenuto in streaming alla riunione per via dei postumi del vaccino anti covid:

“Allora, io propongo che il candidato di Milano lo scelga la Lega, quello di Roma Fdi, mentre Forza Italia indica i nomi per Bologna e le regionali in Calabria…”

Un intervento apprezzato e in qualche maniera risolutore, che Giorgetti e La Russa avrebbero catalogato come ‘la saggezza del vecchio democristiano’.

Ma al di là della nota di colore, la proposta di Cesa va nella direzione di una conferma, almeno per la Calabria, di quello che era lo schema iniziale e che voleva il partito degli azzurri indicare il nome del candidato alla presidenza.

Fatto sta che adesso sarebbe Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni in testa, a spingere per chiudere al più presto il nodo candidature. Già martedì prossimo si svolgerà un nuovo vertice che potrebbe essere quello risolutivo.