Regionali Calabria, l’idea di Tansi: “Costituiamo una nuova Società di gestione del traffico aereo”

Il candidato presidente per “Tesoro Calabria” in tour a Reggio illustra il progetto per costruire un sistema unico dei trasporti


Ripensare la Calabria come un’unica grande città, con collegamenti migliorati e soprattutto armonizzati, in modo da costruire un sistema unico dei trasporti. All’interno del quale sorga una nuova Società di gestione del traffico aereo.

Carlo Tansi, candidato alla presidenza della Regione Calabria con “Tesoro Calabria”, immagina un grande piano strategico dei trasporti. Molto del suo programma racconta dell’esperienza da direttore della Protezione civile regionale, su cui fa leva per spiegare le strategie che vuole adottare. Per nulla arrendevole, non corre per arrivare secondo. E lo dice a chiare lettere. Si mostra ai suoi, ed anche ai curiosi, per com’è. Ha le sue idee, chiare, forse a tratti utopistiche, ma ama ascoltare i cittadini. Si arricchisce della vis polemica costruttiva dei suoi interlocutori e rilancia. Il suo tour elettorale è iniziato da diversi mesi. A bordo del camper, affittato per due mesi a 4200 euro, gira in lungo e in largo la Calabria, toccando con mano i problemi dei territori.

L’appuntamento fissato a Pellaro sul tema dell’aeroporto dello Stretto, inevitabilmente tocca anche altri temi. Ma la platea – si scorgono, tra gli altri, Michelangelo Tripodi e Lorenzo Fascì che da tempo hanno annunciato l’appoggio al geologo cosentino, ma anche Alberto Porcelli e Giuseppe Naim – vuole risposte sul “Tito Minniti”. La discussione entra nel vivo dopo la presentazione dei candidati della circoscrizione sud della lista Tesoro Calabria con in testa Filippo Surace, dinamico moderatore dell’incontro. E d’altra parte lo stesso professionista reggino riesce a prendere in contropiede anche il candidato presidente quando, introducendo il tema dell’Aeroporto, ha parlato della sua personalissima idea della costituzione di una Compagnia aerea calabrese, attraverso il sistema misto di crowdfunding pubblico privato (51%), ma con un CdA gestito interamente dai privati, con noleggio di almeno tre vettori, e business plan che non porta utili ma va a pareggio con i costi. Una idea che non sembra aver affascinato Tansi, e che alla fine verrà declassata a provocazione.

Al centro della discussione ci finiscono i dissidi con la Sacal, e le contraddizioni del gestore unico regionale che spinge per l’aeroporto di Lamezia, lasciando in balia di se stessi gli scali di Crotone e Reggio. I numeri d’altra parte sono impietosi: Lamezia nel 2019 ha collezionato 2 mln 785 mila passeggeri; Crotone nel 2018 solo 83.854 passeggeri, e Reggio è passata da 569 mila passeggeri del 2006 ai 356 mila odierni. Tansi ricorda anche l’aviosuperficie di Scalea che però non ha mai funzionato.

“Ogni aeroporto – sostiene – ha una sua funzione, una sua indipendenza, ma deve avere anche una forte interconnessione con gli altri”.

Tansi riconduce quindi la discussioni in una dimensione regionale:

“Non si tratta solo dell’aeroporto di Reggio, di Crotone o di Lamezia, noi dobbiamo rivedere il sistema della mobilità in tutta la Regione Calabria. Un sistema armonico di comunicazioni. Deve crescere Reggio, deve crescere Crotone e tutta la Calabria”.

Prima delle sue conclusioni Carlo Tansi è stato preceduto dalla puntuale ricognizione di Aurelio Chizzoniti, esperto della vita aeroportuale reggina, avendo ricoperto negli anni diversi incarichi politici e manageriali che hanno avuto a che fare col sistema dei trasporti in generale e con il Tito Minniti” in particolare. Il suo contributo da invitato al tavolo dei relatori, come al solito esaustivo e carico di particolari e aneddoti, dà il là all’idea del candidato presidente:

“Si è vero, l’aeroporto di Lamezia è gestito bene, ma è anche vero che la Sacal ha attecchito nei decenni. Rispetto alla Sogas, la Sacal è cresciuta a dismisura, mettendo delle radici molto profonde all’interno del sistema dei trasporti regionale calabrese. Secondo me per evitare che l’aeroporto di Reggio chiuda, ci vorrebbe una nuova società regionale di gestione del traffico aereo. Una società che venga istituita ex novo, così da non patire il retaggio latente della Sogas e soprattutto il retaggio ormai consolidato nella gestione del traffico aereo che spesso è assurdo e a discapito di Reggio Calabria, per quanto riguarda la Sacal. Ci stanno capacità manageriali e tecniche in Calabria per arrivare alla gestione ottimale di quell’algoritmo relativo all’utilizzo del sistema di trasporto aereo. La differenza alla fine la fa il mercato, e se c’è gente competente che sa intercettare le richieste del mercato con intelligenza e con preparazione e non quell’armata brancaleone che gestisce da quarant’anni la Regione, questo tesoro Calabria può arrivare in superficie”.