Regionali Calabria, de Magistris a CityNow: ‘Squadra forte, già otto le liste in campo’
Il candidato alla presidenza risponde a chi mette in dubbio le sue liste: ‘Nessuna possibilità di accordo col Pd’
17 Giugno 2021 - 19:00 | di Claudio Labate
“Sul rubare i candidati, sembra che siamo a scuola, che uno ha paura che gli si rubi il fidanzato o la fidanzata. Ma come si può ipotizzare che io rubi qualcosa (?), e meno che mai i candidati. Poi se ci sono tanti, numerosi, candidati che si vogliono candidare con noi, soprattutto adesso che non c’è più l’alleanza con Tansi, se sono brave persone, belle persone, le porte sono aperte. Poi, purtroppo devo dare una brutta notizia a Cannizzaro, perché noi adesso stiamo già con 8 liste per terra e da quello che vedo proprio perché tanti vogliono venire con noi, compresi alcuni candidati che prima stavano con Tansi, vuol dire che veniamo visti con una proposta non solo credibile, ma anche vincente”.
Così Luigi de Magistris, candidato alla presidenza della Regione Calabria, ha risposto – in diretta a Live Break – alle frecciate che da più parti gli sono state rivolte, soprattutto rispetto alla coalizione che l’ex magistrato sta mettendo insieme.
Di nomi per il momento de Magistris non ne fa. Saranno resi noti al momento opportuno anche perché – insiste il sindaco di Napoli – non c’è una gerarchia tra i candidati:
“Noi siamo una squadra forte che deve vincere la Champions League delle regionali, dobbiamo vincere questo referendum. Di certo saranno tutte belle persone che rappresenteranno tutta la Calabria, da nord a sud passando per il centro, anche con sensibilità politiche differenti. Sono tutte storie credibili”.
L’alleanza giallorossa non fa paura
Le cronache di questi ultimi giorni hanno raccontato dell’ex Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, accolto da un bagno di folla a Napoli. Lì, in vista delle comunali, si è messa in piedi un’alleanza tra PD e Movimento 5 Stelle che probabilmente sarà replicata anche in Calabria. Una notizia che interessa da vicino anche de Magistris che da sempre prova a dialogare con i delusi del Movimento.
“Il bagno di folla diventa importante quando è per i candidati, non tanto per gli uomini politici nazionali che rappresentano la novità. Poi, insomma, bagno di folla è tutto da vedere… Si è vincenti quando ti candidi, la gente si avvicina, ti vuole bene, ti sostiene e poi ti vota. Pd e 5 stelle per ora in Calabria non riescono ad esprimere un candidato. Prima doveva essere Irto che, rinunciando alla candidatura, ha detto che il partito era dei feudi e dei feudatari, ripetendo un pò le frasi di Zingaretti quando si è dimesso da segretario. I 5 Stelle pure, mi pare, che sono un pò lacerati tra chi vorrebbe tornare alle lotte originarie, come immagino vorrebbe la base, e chi invece ormai ha un abbraccio mortale, sul piano politico, col PD. Ma è un tema che non mi appassiona. Loro discutono nelle stanze romane, noi stiamo tra la gente”.
Sollecitato dalle domande, il sindaco di Napoli, fa un passaggio sul Pd, escludendo qualsiasi ipotesi di alleanza:
“Evidentemente, se noi oggi ci proponiamo a governare la Calabria è anche perché c’è un Pd che a livello di classe dirigente dominante regionale e in parte anche nazionale è questa. Non c’è nessuna possibilità di accordo con il Partito democratico in quanto tale. Se invece ci sono donne, uomini, militanti, amministratori oppure si vuole rinunciare ai simboli e far parte di una coalizione civica con liste nuove, rinnovate, e pulite. noi ci siamo. Questo vale per il centrosinistra ma anche per il centrodestra”.
‘Occhiuto è parte del sistema’
Sul fronte del centrodestra, è notizia di ieri, l’ufficialità della candidatura a presidente della Regione Calabria del capogruppo di Forza Italia alla Camera, Roberto Occhiuto, che dimostra ancora una volta come il centrodestra sia capace di ricompattarsi difronte agli impegni elettorale. Contestualmente il leader della Lega, Matteo Salvini ha lanciato il tandem con Nino Spirlì. Una minaccia in più per de Magistris che però va dritto per la sua strada:
“Io ho sempre molto rispetto per tutti gli avversari ma, che nessuno se la prenda a male, non ho veramente paura di nessuno, men che mai della coppia Occhiuto Spirlì. Quest’ultimo ha già dimostrato che è un disastro per la Calabria, e purtroppo anche per l’immagine della Calabria e i danni che sta producendo giorno dopo giorno, oltre che le clientele politiche cominciano a pesarsi. Occhiuto è un avversario politico che sconfiggeremo nelle urne e che rispettiamo. Noi siamo alternativi allo schieramento del centrodestra, e rispetto a quello che è un sistema, ed Occhiuto fa parte a pieno titolo di quel sistema trasversale che ha distrutto gran parte dei diritti di una terra straordinaria, quindi chi vota Occhiuto va nella continuità del disastro, chi vota per noi vota per il cambiamento effettivo e per la capacità di governo e soprattutto con le mani pulite”.
Programmi e richieste
In questo antipasto di campagna elettorale sempre meno spazio trovano i programmi, preoccupati come sono, i partiti, di stringere alleanze più contro che a favore di qualcosa. Luigi de Magistris ha iniziato già da qualche tempo a girare in lungo e largo la Calabria tastando il polso alla gente:
“Noi per la verità parliamo di programma e tra l’altro in maniera assolutamente innovativa. Lo stiamo costruendo insieme ai cittadini, alle associazioni, ai movimenti e alle reti civiche. Un pezzo di programma già è stato scritto e lo stiamo condividendo con la coalizione”.
De Magistris sottolinea come i calabresi chiedano soprattutto onestà, capacità, mettere in campo azioni che possano creare le condizioni per lo sviluppo, dai diritti primari.
“La prima domanda è soprattutto la salute, e quindi il diritto alla vita, per non parlare dell’ambiente, delle infrastrutture, della mobilità, il sostegno a chi sta in difficoltà, le povertà, il turismo, la cultura. Noi parliamo di cose concrete, è il dibattito mediatico politico che ripete certe volte, in maniera assolutamente accettabile ma qualche volta noioso, sempre le stesse domande. Io capisco, ma noi siamo diversi, noi costruiamo l’unità delle forze popolari stando tra la gente con cui scriviamo il programma. Quindi io vedo una grande voglia di riscatto, anche se una profonda sofferenza e tanti bisogni che ci sono”.