Reggio, trattamento alla cheratina: i consigli di ‘Italo’

Un metodo rivoluzionario per la cura dei propri capelli. I consigli dell'hairstylist Rita di Italo


Il nostro appuntamento con Italo, oggi, è tutto dedicato alla bellezza dei capelli e ad uno di quei trattamenti che fanno bene sempre, ma che sono indicati soprattutto dopo i periodi di maggiore stress per la cute.

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Stiamo parlando del trattamento alla cheratina (molto discusso negli ultimi anni per via della presenza, in molti casi, di sostanze dall’azione allergizzante e cancerogena come la formaldeide), ma che promette di fare miracoli. Infatti può essere considerato un metodo davvero rivoluzionario per prendersi cura dei propri capelli, proprio perché va ad apportare diversi benefici.

La sua principale funzione è quella di rendere i capelli crespi più domabili, lisci e sani per un lungo periodo (fino a 5 mesi). Ma viene scelto anche da quelle donne che vogliono ridare volume ai capelli fragili, spenti, secchi e sciupati specie dopo una prolungata esposizione al sole e alla salsedine, o a seguito di trattamenti aggressivi come tinte, decolorazioni o permanenti.

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Ma cerchiamo di capire meglio con Rita, hairstylist di Italo, come funziona questa tecnica, quali sono i vantaggi e i rischi che si possono correre.

In cosa consiste il trattamento alla cheratina?

È un trattamento che ha lo scopo di riprodurre gli effetti della cheratina, cioè di quella proteina presente nei nostri capelli, che gli dona elasticità, compattezza ma soprattutto garantisce la giusta idratazione. Questa sostanza naturale, però, tende a diminuire con l’età, ed è per questo che nel tempo vediamo i nostri capelli perdere consistenza e spessore.

Per chi è più indicato?

Il trattamento è consigliato a tutte quelle donne che vogliono rendere più disciplinati i capelli, stirandoli “dall’interno”, e nello stesso tempo vogliono nutrirli, idratarli a fondo e ridurre il tempo di piega. Il tutto con una durata abbastanza lunga fino a cinque mesi.

Perché il trattamento alla cheratina è così discusso?

Perché i primissimi trattamenti alla cheratina usavano la formaldeide, una sostanza simile alla cheratina naturale ma molto aggressiva, che andava a seccare i capelli e a renderli fragili, oltre al fatto che con l’uso della piastra a 180° si scioglieva in un gas dichiarato cancerogeno.

Quindi oggi i prodotti che vengono utilizzati in salone non ne contengono più?

In realtà ancora è possibile trovare in giro trattamenti alla cheratina che contengono formaldeide, ma non da noi. Tutta la linea di prodotti Kersilk Goldwell che usiamo in Istituto è assolutamente priva di formaldeide e di altre sostanze nocive per la nostra salute. Goldwell ha brevettato una molecola (Glyoxylic acid) con un’azione meno stirante ma non cancerogena e inoltre sfrutta la nuova tecnologia KeraShapeTechnology, che con il calore penetra in profondità e dà nuova forma al capello, riparandolo e idratandolo, e lisciando la superficie con un effetto anti-frizz.

Come capire dunque se il trattamento che viene proposto contiene formaldeide?

Innanzitutto bisogna diffidare da chi offre trattamenti alla cheratina a basso costo, perché potrebbe essere sinonimo di scarsa qualità dei prodotti, non certificati e quindi sicuramente dannosi. E poi bisogna pretendere di conoscere le caratteristiche dei prodotti che vengono utilizzati sulla propria cute.

Nel vostro Istituto è un trattamento richiesto?

Ci sono diverse donne che lo richiedono, perché ne hanno sentito parlare o perché hanno visto gli effetti stupefacenti su altre nostre clienti. Ma molte volte siamo noi a proporlo quando ci troviamo davanti a dei capelli che hanno perso vitalità, o che sono crespi e gonfi. Quello che facciamo capire alle nostre clienti è che, sebbene il costo è medio-alto, non è un semplice trattamento lisciante, ma un servizio esclusivo di cura e di styling allo stesso tempo, perché rimpolpa la struttura dei capelli, rendendoli più sani e brillanti e togliendo l’effetto crespo per molto tempo.