Reggio, ritardo pagamento assistenti educativi, La Strada: ‘Risposte urgenti’

"Prima possibile” non può essere una risposta, occorre venga fornita una scadenza ufficiale da parte del Comune"


“Questione assistenti educativi. Abbiamo richiesto ancora una volta in commissione Politiche Sociali una data certa per l’accreditamento dello stipendio di dicembre. Nessun ritardo e con nessuna spiegazione può essere ulteriormente tollerato: l’urgenza è evidente da sé, senza bisogno di spiegazioni.

Allo stesso tempo chiediamo e ribadiremo in ogni sede una data certa rispetto all’erogazione del TFR 2019/2020. “Il prima possibile” non può essere una risposta ricevibile, occorre venga fornita una scadenza ufficiale da parte dell’Amministrazione Comunale”, chiede il collettivo ‘La Strada’.

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‘Serve un tavolo tecnico’

Il collettivo fa il punto della situazione, invitando l’assessore alle Politiche Sociali Demetrio Delfino a chiedere di convocare un Tavolo Tecnico per affrontare la questione degli assistenti educativi e di tutte le criticità connesse al loro servizio in modo congiunto e organico.

“Anche qui è del tutto evidente che, fino ad oggi, l’assenza di un confronto ufficiale e unitario con le parti in causa abbia prodotto una situazione che dire emergenziale è poco.

Dobbiamo a queste lavoratrici e a questi lavoratori la massima attenzione, l’Amministrazione Comunale ha il dovere di mettere in atto il massimo sforzo per garantire loro la serenità e le condizioni in grado di valorizzare tutta la loro professionalità.

Purtroppo, come si sa fin troppo bene, gli assistenti educativi sono invece esposti a problemi diversi che, dagli stipendi all’inquadramento contrattuale per dirne solo qualcuno, ne mortificano gli sforzi. Si tratta di questioni articolate e complesse che non possono essere trattate in confronti separati o in sedi informali, ma necessitano di una elaborazione complessiva ed efficace”.

Riteniamo che l’assessore debba convocare il Tavolo con somma urgenza, in considerazione della rilevanza costituzionale del lavoro svolto dagli assistenti educativi e del tempo pandemico che penalizza i soggetti più fragili che gli assistenti accompagnano nella vita scolastica.

Per la Costituzione. Art. 3: art: “ È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”. Art. 4: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”. Art. 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. Art. 34: “La scuola è aperta a tutti”. Art. 36: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

‘Servono risposte urgenti’

Le criticità inerenti agli assistenti educativi precludono anche il pieno godimento dei diritti delle ragazze e dei ragazzi da loro assistiti, ivi compreso il diritto alla salute, basti pensare al fatto che generalmente l’anno scolastico si apre senza che gli assistenti siano già in servizio, cosa che compromette un inserimento adeguato dei soggetti più fragili nella vita scolastica. Siamo alla fine di un anno scolastico e dobbiamo programmare il prossimo con il riconoscimento della dignità di chi lavora e di ciascuno studente.

Ci appelliamo alla sensibilità dell’assessore, oltre che alle specifiche competenze del suo mandato, perché il Tavolo tecnico venga convocato molto presto. Siamo già in estremo ritardo.