Reggio, imbrattato con simboli nazifascisti il centro sociale 'Cartella'

"Non sappiamo se siano stati i soliti imbecilli, o qualche emulatore di eventi nazionali"

“Stanotte i soliti noti hanno imbrattato di simboli nazifascisti e di estrema destra i muri del Centro Sociale, lordando fra l’altro l’immagine di un simbolo dell’emancipazione dei popoli dalla tirannia del capitale qual è stato Che Guevara.

Non sappiamo se siano stati i soliti imbecilli, o qualche emulatore di eventi nazionali agli onori della cronaca o esecutori di una qualche strategia nazionale che incita contro chi crede nei valori antifascisti, nel diritto all’autodeterminazione, contro chi si batte contro l‘omotransfobia (e a tal proposito esprimiamo la nostra piena solidarietà ad Arcigay Due Mari per le minacce di cui sono stati oggetto), contro la violenza di genere.

C’è un evidente riconoscimento del nostro essere antifascisti che ci rende continuo oggetto di attenzioni indesiderate. Nella nostra ormai quasi ventennale vita ne abbiamo viste di ogni sorta: effrazioni, scassi, minacce, attentati incendiari -di cui l’ultimo devastante-, provocazioni di tutti i tipi. E provocazioni ne abbiamo avute anche da chi mai ci saremmo aspettati, in una unità d’intenti tesa ad delegittimare un’esperienza unica in città di autorganizzazione dal basso, di non delega a nessuno, neanche a partiti cosiddetti “amici”, di autogestione.

Anche se la canea dei detrattori si è allargata, noi siamo sempre qui. Non ci ha fermato né la destra più o meno istituzionale, né gli intrecci massoni e ‘ndranghetisti, né Forza Nuova e similia. Qui resistiamo ancora e saremo presenti oggi e poi domani per continuare a portare avanti il nostro progetto dal basso e a sinistra con i tanti che accompagnano il nostro percorso”.