Reggio, Falcomatà: ‘Aiutiamo i nostri fuorisede. Pronti ad acquistare tamponi’

"Noi non possiamo voltare le spalle al grido d'aiuto dei nostri fratelli"

giuseppe falcomatà

Nuovo appuntamento in diretta con il sindaco Giuseppe Falcomatà. Oggi, 24 aprile, il primo cittadino di Reggio Calabria torna ad interagire con il pubblico ed aggiornarlo sull’attuale situazione Coronavirus, con particolare riferimento ai cittadini reggini che ad oggi vivono fuori città.

“Noi non possiamo voltare le spalle al grido d’aiuto dei nostri fratelli -afferma il Primo Cittadino– che stanno fuori dalla nostra terra. Io credo che oltre tutte le nostre valutazioni di carattere etico, non possiamo lasciare i nostri concittadini fuori. Non possiamo dire a chi dal 4 marzo in poi si è fermato fuori dalla Calabria e ha rispettato le regole, continuare a dire di restare ancora fuori. Non possiamo dirlo ai nostri studenti, a chi ha perso il lavoro e a chi a causa della crisi ha famiglie o genitori che non possono pagare l’affitto fuori città. Non possiamo rimanere sordi. Sono andato a guardare i dati regionali e sono rientrate ad oggi 16.032 persone. Daremo un segnale bruttissimo non facendo ritornare chi fino ad oggi non è rientrato: daremmo un segnale che chi fa il furbo ha vantaggi.”

“Io propongo che a tutti questi conterranei venga fatto il tampone, e al rientro li mettiamo in regime di quarantena. Non credo che sia molto difficile prevedere i tamponi per un numero che non sia molto alto. L’abbiamo fatto per GOM e ASP: siamo pronti ad acquistare qualora fosse necessario, acquistare tampone per far tornare chi è fuori. Non ci spetterebbe, non voglio fare polemiche, ma siamo pronti a farlo. Non me la sento di far finta di nulla. Ci uniamo contro chi ci definisce inferiori, mostriamo solidarietà adesso.”

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