Reggio, Corso Sud a CityNow: “Basole già deteriorate. Che fine ha fatto l’ultimo tratto?”
"Basta fare una semplice passeggiata per accorgersi dell'inadeguatezza della pavimentazione". La denuncia del Comitato Corso Sud
19 Novembre 2019 - 16:34 | di Vincenzo Comi
La storia recente del Corso Garibaldi e delle sue tre facce raccontata da CityNow attraverso le parole dell’arch. Giuseppina Vitetta, responsabile della Soprintendenza reggina, ha riacceso i riflettori sulla via principale della città.
Una storia tutta riggitana, l’abbiamo definita, perchè in oltre un decennio, le varie amministrazioni reggine che si sono succedute, non sono riuscite ancora a consegnare alla città un volto uniforme del corso principale, manifestando tutt’altro che unità e spirito di collaborazione.
Il Comitato Corso Sud interviene sulla questione rievocando i fatti di quel periodo e manifestando, ai nostri microfoni, il punto di vista dei residenti.
“Il Comitato nasce proprio a seguito degli enormi disagi derivanti dai lavori sul Corso Garibaldi. Abbiamo attraversato tutte le fasi fino a vederci ad un certo punto le barriere e le transenne davanti ai nostri occhi – spiega Luciano Simone, presidente del Comitato Corso Sud – Molte attività commerciali, durante i lavori, hanno vissuto tantissimi disagi”.
I residenti lamentano oggi la mancanza di attenzione del quarto pezzo di corso, ovvero quello compreso tra via Caprera e via Gaeta.
“Nessuno ha preso ancora in considerazione il pezzo di strada che va dal Calopinace fino a piazza Garibaldi – continua il presidente del Comitato Corso Sud – Leggo che il corso si presenta con tre facce. A nostro avviso la via principale è divisa in quattro pezzi. Il tratto iniziale (o finale) non è mai stato interessato dai lavori. E’ un tratto buio che avrebbe bisogno di una nuova visione”.
Secondo le istituzioni e l’amministrazione comunale dell’epoca ‘le somme destinate a quel tratto di corso sono state nel tempo utilizzate per variazioni in corso d’opera e modifica dei lavori’.
“A nostro avviso il risultato di oggi non è assolutamente adeguato. Tutte le basole stanno cedendo. Basta fare una semplice passeggiata per accorgersi dell’inadeguatezza della pavimentazione, sia quella centrale, sia quelle poste nel cunicolo. Le pietre si stanno rompendo”.
I cittadini della zona sud del Corso Garibaldi sono d’accordo con le parole dell’arch. Vitetta secondo cui “nei tratti in cui è stata posata la nuova pavimentazione, (lato piazza De Nava e piazza Garibaldi) su una soletta rigida in cemento armato, il passaggio si sta già deteriorando”.
“Non è pensabile che qualcuno possa decidere dietro una scrivania lavori importanti come questo. Ci deve essere un continuo confronto con le persone che conoscono quotidianamente le problematiche conoscendone benefici e criticità. I cittadini devono diventare parte attiva di tutti i progetti. Il rammarico più grande è quello di vedere il tratto di corso che frequentiamo ogni giorno completamente abbandonato e destinato alla viabilità. Il trasporto privato, come avviene in quasi tutte le città europee, non può essere pensato nel centro città”.