Brogli Reggio, Castorina non risponde al confronto coi giudici

Il consigliere (sospeso) Nino Castorina, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Gli avvocati passano al contrattacco

Nino Castorina

Nino Castorina rinvia in un secondo momento il confronto davanti ai giudici e prova a ribattere le accuse.

Avvocati Castorina passano al contrattacco

Davanti ai giudici per l’interrogatorio di garanzia, il consigliere (sospeso) Nino Castorina, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, rinviando ad un secondo momento il confronto con i togati che lo hanno confinato ai domiciliari per il groviglio di tessere elettorali passate di mano in mano fino alle urne. E se il consigliere recordman di preferenze ha preferito fare scena muta, il suo collegio difensivo, formato dagli avvocati Francesco Calabrese e Natale Polimeni, è invece passato al contrattacco con una nota che prova a ribattere punto su punto le accuse (gravissime) formulate dalla procura dello Stretto.

«L’unica circostanza effettivamente riferibile al Consigliere Comunale – scrivono i legali – riguarda la delega al ritiro di schede elettorali. Si tratta, di un dato dotato di efficacia indiziaria neutra e, perciò, non idoneo da sé solo a dimostrare che attraverso un simile sistema siano state espresse preferenze in favore dell’incensurato professionista».

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Una difesa a spada tratta per una pratica – quella di raccattare duplicati elettorali per i propri sostenitori – che non era conosciuta solo a Castorina e che «si risolve in una prassi amministrativa in virtù della quale l’avv. Castorina ha utilizzato il modulo delega per alcuni cittadini».

E se le indagini degli investigatori della Digos sono continuate senza sosta anche dopo gli arresti – con perquisizioni e interrogatori – per i legali dell’ex pezzo da ’90 del Pd reggino «l’avv. Castorina, primo degli eletti con oltre 1.500 preferenze, non avrebbe avuto alcun bisogno di ricorrere ad oscuri e contorti meccanismi illeciti per “racimolare” i 100 voti che gli organi inquirenti gli attribuiscono, risultando di tutta evidenza come il risultato elettorale non avrebbe subito alcuna variazione.

Riteniamo che giustizia farà il suo corso e che l’avv. Castorina potrà dimostrare la propria estraneità ad un meccanismo illecito, a lui erroneamente ricondotto».