Reggio in fondo alla classifica, FdI: ‘Ultimi anche per educazione e rispetto istituzionale’

"Che la maggioranza comunale a Reggio non ami il contraddittorio è cosa nota da tempo, ma questo non è più accettabile", la nota di FdI Reggio

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Di seguito la nota di Fratelli d’Italia Reggio Calabria in merito a quanto successo qualche giorno fa all’interno di Palazzo San Giorgio e alle dichiarazioni del sindaco Falcomatà nei confronti di una giornalista.

“Sotto quel bell’albero di piazza Duomo abbiamo trovato un grande regalo: a Reggio Calabria non solo siamo ultimi come qualità della vita a causa della mala gestio di questa maggioranza, come rilevato dal Sole 24 ore, ma a quanto pare gli amministratori sono ultimi anche in educazione e rispetto istituzionale. Quest’ultima mancanza però non è sancita da un’indagine degli esperti, bensì dai fatti che, ahinoi, riempiono le pagine di cronaca locale”.

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L’amministrazione comunale, infatti, si rivela per l’ennesima volta esattamente come Fratelli d’Italia la descrive da tempo: inefficace, inefficiente e restia al confronto. Quanto accaduto di recente alla giornalista Emilia Condarelli, corrispondente per RTV, ha dell’incredibile. Con la vicenda in questione è stato davvero toccato il fondo e vogliamo tornarci su affinché la città non dimentichi fatti gravi e per niente secondari come questi.

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Nel corso di quella che doveva essere una conferenza stampa riguardante le novità in merito alla raccolta rifiuti, alla luce anche dell’assegnazione di un appalto ad una nuova azienda, la giornalista è stata letteralmente presa di mira dal sindaco Falcomatà e dal suo vice Brunetti. Il tutto solo perché Emilia Condarelli aveva educatamente fatto notare che quella che era stata annunciata come una conferenza stampa era in realtà un evento pubblico, e questo non avrebbe così permesso ai giornalisti di svolgere al meglio il proprio lavoro.

Considerazione tutt’altro che fuori luogo, quella della Condarelli, e anzi decisamente indicativa della poca importanza che questa amministrazione dà agli addetti ai lavori della stampa (fatta eccezione per quella istituzionale e del proprio ufficio stampa, naturalmente di parte).

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Che la maggioranza comunale a Reggio non ami il contraddittorio è cosa nota da tempo, ma questo non è più accettabile in una città dove i principali parametri utili a misurare il grado di sviluppo di una società sono ai minimi storici. Siamo, sempre di più, fanalino di coda di una regione e di un intero Paese dal quale continuiamo ad allontanarci come una barca alla deriva, priva di timoniere e anche di timone.

Quel che è certo è che in politica ogni tempo ha un tempo. Il vostro, a Reggio, è decisamente finito”.