Vaccini Covid, la denuncia Uil Pensionati: ‘Ritardo penalizzante per gli anziani calabresi’
Ritardi nelle consegne e beghe legali, secondo UIL Pensionati il tempo è la chiave di successo per battere il Covid: "Non si può ritardare sui vaccini"
26 Gennaio 2021 - 08:52 | di Elda Musmeci
Alfonso Cirasa, Segretario generale Uil Pensionati si esprime in merito ai ritardi nelle consegne delle dosi di vaccino anti covid.
“Piano di vaccinazione non subisca rallentamenti”
“Quello che sta accadendo sui vaccini anti Covid-19, con ritardi nelle consegne e primi accenni di beghe legali, potrebbe essere fortemente penalizzante per gli anziani calabresi, soprattutto per quelli affetti da gravi patologie, per gli over 60 con patologie e i soggetti patologici oncologici immuni depressi – soggetti per i quali il vaccino diventa precondizione indispensabile anche per consentire l’accesso alle cure per patologie correnti non più curate – o quelli che hanno superato la soglia degli ottanta anni”.
Questo è quanto ha dichiarato Alfonso Cirasa, Segretario generale Uil Pensionati.
“Questo è inaccettabile. In una fase di riacutizzazione del contagio i rischi per gli anziani, che sino ad oggi hanno rappresentato la parte più esposta della nostra società alle ricadute pandemiche del virus, si stanno moltiplicando”.
“Il tempo è la chiave di successo contro il Coronavirus”
“Il tempo è la chiave di tutto, di un successo contro il Coronavirus come di un insuccesso contro un nemico subdolo e invisibile che, da oltre un anno, ha stravolto la nostra vita. In Calabria, dove la percentuale di popolazione a rischio è assai elevata, un ritardo nella consegna degli antidoti contro il Covid-19, uno slittamento del piano di vaccinazione, potrebbe aprire le porte a questo inesorabile invasore e, abbassando le difese, consentire allo stesso di mietere nuove vittime, per evitare che ciò possa succedere è necessario lottare contro il tempo”.
Cirasa ha concluso:
“Non possiamo permettere che questo scenario si possa realizzare. Per questo chiediamo a chi di competenza di fare tutto quanto in loro potere, tutto quanto necessario, affinché il piano di vaccinazione non subisca rallentamenti, proteggendo le fasce più deboli della nostra popolazione, difendendo i nostri anziani e tirando fuori dall’emergenza la nostra regione nel più breve tempo possibile”.