Reggio, una valanga di solidarietà per l'incendio a Ecolandia

I messaggi di vicinanza e indignazione da parte della politica, di enti e delle associazioni reggine

L’ennesimo incendio al Parco di Ecolandia ha scosso l’opinione pubblica e generato una valanga di solidarietà con messaggi e comunicati da parte di cittadini, politica, enti e associazioni.

Le riflessioni di Claudio Aloisio, Presidente Confesercenti Reggio Calabria

Ad aprile un incendio doloso che trasforma in cenere l’edificio della direzione di Ecolandia, a maggio le fiamme divorano il manto sintetico, ancora da posizionare, del campo sportivo di Catona, a fine agosto tocca al pulmino di Borgo Croce e adesso di nuovo a Ecolandia, questa volta è il ristorante ad aver subito gravi danni.

Gesti odiosi che non hanno come bersaglio le attività commerciali che pur continuano ad essere vessate e fatte oggetto di atti intimidatori. Non puntano quindi all’estorsione tramite minacce agli imprenditori.

Queste sono azioni diverse, più subdole e se vogliamo “sofisticate”. Non hanno un obiettivo di breve termine, non mirano a un ritorno economico immediato, al ricatto alla singola azienda o al singolo individuo. È una differente strategia messa in campo con un preciso scopo: contrastare azioni efficaci e concrete di rigenerazione urbana, una delle armi che come Società Civile, insieme agli Enti e le Istituzioni, possediamo e siamo in grado di utilizzare per scardinare non solo la ndrangheta vista come organizzazione criminale ma anche quella mentalità mafiosa che l’accompagna e la protegge permeando alcuni strati della popolazione rendendoli succubi, inerti se non addirittura complici, pur indirettamente.

Claudio Aloisio

Far rinascere luoghi altrimenti abbandonati e degradati, realizzare infrastrutture materiali e immateriali che supportino comunità emarginate, creare opportunità, speranze, occupazione, far emergere e valorizzare peculiarità e tradizioni rendendole fonti di sviluppo, sono atti che non possono essere tollerati da chi, come un tumore maligno, da decenni tiene sotto scacco un intero territorio tramite vessazioni e paura, avendo tutto l’interesse a mantenere uno status quo che gli consente di agire indisturbato, di reclutare “soldati”, di salvaguardarsi tramite un muro di omertà e benevolenza generata dal bisogno e la disperazione.

Ecco perché intimidazioni di questo genere, indirizzate verso realtà che si impegnano per migliorare la nostra terra, il più delle volte senza nulla guadagnare se non la gratificazione di operare per il benessere della propria comunità, sono ancor più devastanti.
Perché precludono ogni anelito di mutamento, ogni speranza di crescita, ogni visione di futuro.

E per tale motivo diventa ancora più importante che le Istituzioni si impegnino con maggior efficacia e concretezza per supportare il cambiamento, tutelare la parte sana che partecipa, costruisce, opera e si batte mettendoci la faccia e rischiando anche la propria incolumità.

Sarebbe auspicabile, quindi, un incontro urgente tra Istituzioni e parti sociali per affrontare questo tema e valutare quali strategie attuare così da trovare soluzioni di breve e medio periodo in cui tutti, ognuno per le sue competenze, facendo massa critica agiscano in sinergia in modo da sostenere, tutelare e far continuare le tante fruttuose esperienze di recupero e risanamento di aree una volta degradate e abbandonate. Esperienze che per loro natura “sconvolgono” positivamente territori ed equilibri perversi, togliendo la terra sotto i piedi alla ndrangheta e a una cultura paramafiosa che per prosperare hanno necessità di “coltivare” disperazione, povertà, ignoranza e incuria.

Marra: “Il malaffare non prevalga su un’esperienza di impegno sociale”

Queste le parole del Presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria Vincenzo Marra:

“Piena solidarietà e vicinanza agli uomini e alle donne che fanno parte del Consorzio Ecolandia, ancora costretti a fare i conti con la vile puzza di bruciato”

Continua Marra:

“L’incendio denunciato (l’ennesimo) che ha interessato il ristorante del Parco di Ecolandia e i responsabili che lo hanno causato non restino impuniti, perchè quello subito da Ecolandia, purtroppo, non è un atto di aggressione isolato, ma un tentativo di imporre con la violenza la delegittimazione di un’esperienza
che rappresenta uno stimolo aggregativo ed una testimonianza virtuosa di impegno sociale”.

Conclude il Presidente del Consiglio comunale:

“Ancora una volta c’è l’assoluto bisogno che le istituzioni, chiamate concretamente a fare la propria parte, e la comunità civile, siano unite con convinzione e fermezza, affinché non prevalgano il malaffare e la rassegnazione su esempi positivi di socialità e amore per il nostro territorio”.

La solidarietà dell’Accademia Pentakaris

L’Accademia Pentakaris, nella persona del presidente Prof. Martino Parisi, esprime indignazione per l’ennesimo vile episodio che ha coinvolto gli amici del consorzio Ecolandia.

Dichiara Parisi:

“Nel 2012 noi della Pentakaris ci affiancammo ad Ecolandia organizzando ben 16 spettacoli per far conoscere ed apprezzare le bellezze naturali del suggestivo sito nonchè la bontà del progetto che i responsabili del consorzio avevano da poco intrapreso, ricordo che due giorni prima della conferenza stampa di presentazione, nottetempo, furono sottratti i cavi elettrici di rame, non ci scoraggiammo, lavorammo notte e giorno per non piegarci alla delinquenza. Ecco, chiedo agli amici del consorzio di avere la stessa forza per ripartire e non indietreggiare di un millimetro, portando avanti i valori di cui Ecolandia, da sempre, è sostenitrice”.

Bova è accanto a Ecolandia

L’Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova esprime profonda tristezza e sconcerto per l’atto intimidatorio che ha colpito il Parco Ecolandia, luogo di bellezza e presidio di legalità nel cuore del nostro territorio. Il rogo, che ha devastato una parte importante del Parco, rappresenta un attacco non solo alla struttura, ma a tutti coloro che, con attenta dedizione e appassionato impegno, lavorano quotidianamente per rendere Ecolandia un punto di riferimento per la comunità reggina.

Ci uniamo con convinzione alle parole di denuncia del Consorzio Ecolandia: si sta attuando «un’occulta strategia criminale che vuole interrompere un’esperienza a favore della comunità reggina. Siamo stanchi ma non rassegnati». Parole che, pur nella tristezza del momento, esprimono una ferma volontà di resistere e continuare a essere presenza viva e attiva per il territorio.

Il Parco Ecolandia, da sempre impegnato nel promuovere il rispetto per l’ambiente, la cultura e la partecipazione sociale, rappresenta un simbolo di rinascita e speranza nel quartiere di Arghillà, troppo spesso dimenticato e lasciato ai margini. Atti di violenza come questo, seppur dolorosi, non riusciranno a spegnere la luce di speranza che il Parco continua a rappresentare.

Come Arcidiocesi, vogliamo ribadire il nostro sostegno pieno e incondizionato a Ecolandia e alle realtà che vi collaborano, rinnovando l’impegno a promuovere la cultura della legalità, della solidarietà e della fratellanza. Ci appelliamo, inoltre, a tutta la comunità civile e alle istituzioni affinché non si lascino scoraggiare da queste azioni violente, ma continuino a sostenere e proteggere i luoghi che contribuiscono al bene comune.

Sinistra Italiana e la sezione “Rosa Luxemburg”

Interviene così la sezione reggina di Sinistra Italiana “Rosa Luxemburg” dopo il secondo barbaro atto incendiario subito quest’anno da “Ecolandia”.

“Come Sinistra Italiana ci appare tutt’altro che remota l’ipotesi che dietro al rogo che ha colpito nuovamente “Ecolandia” ci sia la criminalità organizzata. La ‘ndrangheta ha tutto l’interesse a colpire realtà positive come il parco ludico-tecnologico-ambientale di Arghillà, perché essa si presenta come un sistema di potere che mira a soffocare ogni volontà di liberazione e di progresso e a mantenere un permanente stato di povertà non solo economica nella nostra terra. Crediamo che il contrasto alla criminalità organizzata non sia solo un collettivo impegno civico a dire “no” a questo cancro e a sostenere a tutte le realtà che la combattono. Come Sinistra Italiana sollecitiamo le istituzioni nazionali e locali a rafforzare l’azione di contrasto e ad affiancare alla fondamentale azione repressiva quella preventiva del lavoro, del welfare e dei servizi”.

Prosegue la nota:

“Non è possibile che a distanza di pochi mesi sia stato dato alle fiamme prima il centro direzionale e poi il punto ristoro. E non è più possibile tollerare tali atti. Ci stringiamo umanamente e politicamente al presidio sociale e culturale rappresentato da “Ecolandia” e ad esso manifestiamo la nostra concreta vicinanza per qualsiasi iniziativa in risposta al nuovo vile attentato subito”.