Reggio, Polizia aggredita durante un inseguimento: “Sicurezza a rischio”

Reggio Calabria, il Siulp lancia l’allarme: Polizia a rischio durante inseguimenti e controlli. Urgono più mezzi e personale


Mentre imperversa la polemica tra le autorità italiane e l’ECRI, l’organo anti-razzismo e intolleranza del Consiglio d’Europa, che, nell’ultimo rapporto dedicato all’Italia, aggiornato ad aprile 2024, ha accusato ingiustamente le forze dell’ordine italiane di fare profilazione razziale durante le attività di controllo, sorveglianza ed indagine, soprattutto nei confronti della comunità Rom e delle persone di origine africana, nelle realtà di frontiera come il comprensorio reggino prosegue l’azione della Polizia di Stato finalizzata proprio ad arginare i fenomeni criminali alimentati dagli appartenenti alle comunità Rom.

Episodio critico del 20 ottobre 2024: Polizia in pericolo

Proprio a causa di un episodio che ha visto coinvolti tali soggetti, nella sera del 20 ottobre 2024, alcuni operatori della Polizia di Stato, in servizio di controllo del territorio, hanno corso seri rischi per la loro incolumità.

La Segreteria Provinciale del Siulp di Reggio Calabria esprime solidarietà e vicinanza agli operatori, manifestando nel contempo preoccupazione per la re-crudescenza di fatti criminosi, che impongono una reazione decisa al fine di garantire la sicurezza di tutti i cittadini.

Dinamica dell’inseguimento e aggressione alla Polizia

Protagonisti di tale episodio sono stati individui appartenenti alla comunità Rom che, alla guida di autovetture, presumibilmente oggetto di furto, scorrazzavano indisturbati per le strade cittadine. Una pattuglia ha tentato invano di fermare un veicolo con a bordo tre soggetti Rom e subito dopo si è gettata all’inseguimento.

Inutile il rinforzo di altre due pattuglie nei pressi del campo nomadi di via Ciccarello: infatti, l’autovettura di una di esse è stata raggiunta da un altro veicolo con a bordo due zingari, che da dietro prima ha abbagliato e poi tentato di bloccarla, fino a quando si è dato alla fuga. Una seconda pattuglia ha rischiato di essere speronata.

Siulp: “Servono più mezzi e organici”

Gli operatori delle tre pattuglie, insieme, si sono portati quindi all’ingresso del campo nomadi, dove una di queste è stata colpita da un grosso ammortizzatore, scagliato dall’alto con estrema violenza, che ha danneggiato il parabrezza blindato dell’autovettura. Un’altra pattuglia è stata colpita allo specchietto retrovisore destro. Indenni per mera casualità, gli operatori sono stati costretti ad andare via.

Il Siulp condanna con forza tali episodi di violenza e chiede che gli operatori siano messi nella condizione di effettuare il loro servizio in sicurezza. A tal fine, ha già richiesto a gran voce l’incremento degli organici e una maggiore dotazione di mezzi in tutti gli uffici.

La richiesta del Siulp: una risposta forte dello Stato

In un territorio ad alta densità criminale, dove acquistano particolare rilevanza i servizi di controllo del territorio e di polizia giudiziaria, il Siulp sollecita una risposta forte dello Stato per garantire a questa comunità la sicurezza, quale requisito imprescindibile per lo sviluppo economico e sociale dei territori reggini.

Azione che dovrebbe essere accompagnata da interventi legislativi mirati a restituire autorevolezza alle forze di Polizia. Restiamo fiduciosi che gli appelli della Segreteria Provinciale, sempre attenta alla sicurezza degli operatori di Polizia, non restino inascoltati.