I sindacati scendono in piazza. Barbagallo (Uil): “A Reggio si respira aria di riscatto”
Rinascita, diritto alla sanità, fughe della speranza, il Segretario nazionale UIL tocca i tasti dolenti per cui Reggio Calabria deve pretendere risposte
22 Giugno 2019 - 11:07 | Redazione
Circa 25 mila persone a Reggio Calabria per difendere i diritti dei lavoratori. La manifestazione nazionale Cgil, Cisl e Uil ha avuto inizio ed i sindacati provenienti da ogni parte d’Italia sono scesi in piazza.
Noi di CityNow abbiamo intervistato il Segretario Generale nazionale UIL Carmelo Barbagallo.
“Io non lo so quanti siamo oggi qui, so solo che c’ero il 22 ottobre del ’72 e la manifestazione di oggi è di sicuro molto più grande di quella di allora. Qui a Reggio Calabria si respira aria di riscatto”.
Barbagallo parla ovviamente dei bisogni del Mezzogiorno, ma ricorda anche che la Città dello Stretto:
“É sicuramente una fra le realtà più bistrattate. I giovani disoccupati arrivano al 50% e decidono di andar via. Dobbiamo recuperare la coesione sociale facendo tutto ciò che serve per rilanciare l’economia”.
LA RINASCITA DEL MEZZOGIORNO
La manifestazione dei sindacati a Reggio Calabria punta alla rinascita di una parte d’Italia che avrebbe veramente tanto da offrire: il Mezzogiorno.
“Da molti anni, i Governi che si sono susseguiti hanno fatto finta di niente, ignorando una situazione che, oggi, non può più essere trascurata. L’unico momento in cui il sud d’Italia è riuscito a riavvicinarsi al resto del Paese è stato con l’istituzione di una Cassa dedicata. Vediamo di istituire una Cassa per il Mezzogiorno 4.0”.
DIRITTO ALLA SANITÀ
Impossibile non toccare un tema così importante durante la manifestazione ed infatti il Segretario Generale UIL afferma:
“Con l’autonomia differenziata vorrebbero creare una sanità di serie a per i cittadini del nord ed una sanità di serie b per i cittadini del sud, lo stesso vale per le scuole e per tante altre grandi realtà. Il nostro compito è non permettere che questo avvenga. I calabresi non devono fuggire dalla regione, bisogna combattere e pretendere delle risposte”.