Reggio, ‘infinito’ Ponte Calopinace. Ripartono per l’ennesima volta i lavori

Per fare luce sulle ragioni dei ritardi, accesso agli atti presentato dal consigliere Castorina e dal Comitato di quartiere 'Ferrovieri-Pescatori'

Ponte Calopinace 1

Sarà, finalmente, la volta buona? Nei giorni scorsi sono ripartiti i lavori sull’ormai celeberrimo e infinito cantiere del Ponte Calopinace, opera entrata oramai a tutti gli effetti nella leggenda della città.

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La scorsa settimana, all’interno della Commissione Controllo e Garanzia, sul tema era tornato il consigliere di maggioranza Nino Castorina.

‘Vorrei capire il motivo dei continui ritardi. Ci avevano detto che lunedi iniziavano, invece non sono ripartiti. Stiamo parlando di 30 metri di ponte, non del Ponte sullo Stretto. E’ una cosa ignobile, non ci credo che non si possa completare un ponte di 30 metri”, ha sentenziato l’ex capogruppo del Pd.

‘Siamo sgomenti anche noi, faremo approfondimenti ulteriori e ne parleremo anche nelle prossime sedute’, il pensiero del presidente della commissione Ripepi.

Castorina ha continuato.

“A maggior ragione che sono in maggioranza, devo evidenziare quanto accade. Nel programma elettorale presentato nel 2020 c’era il completamento di queste opere, e se non vengono completate significa che non sono state mantenute promesse.

Una cosa imbarazzante e ignobile, 30 metri in 3 anni. Chi si occupa di questo non si deve occupare di altro, se questi sono i ritardi. Vediamo chi convocare, ma deve essere qualcuno che possa rispondere e dare conto, altrimenti non se ne esce. Priorità è che si faccia il ponte, deve essere la stessa priorità di tutti”.

Per fare luce sulle ragioni di questi incomprensibili ritardi,  c’è stato un doppio accesso agli atti presentato dallo stesso consigliere Castorina e dal Comitato di quartiere ‘Ferrovieri-Pescatori’.

‘Entro fine ottobre il ponte sarà completato’, le rassicurazioni nei mesi scorsi dell’assessore ai Lavori Pubblici Rocco Albanese, dichiarazioni precedenti però agli ultimi step del cantiere.

Al di là della settimana in più o in meno rispetto alle promesse di Albanese, la speranza è (che stavolta) sia davvero la volta buona, con la prosecuzione dei lavori dritti,  spedita e senza interruzioni, sino all’inaugurazione. Taglio del nastro che, incredibilmente, potrebbe vedere lo stesso Falcomatà protagonista, nonostante i due anni di sospensione…

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