Terremoto 1908, il ricordo degli ‘angeli venuti dal mare’ alla Villa di Reggio

La cerimonia per il centoquindicesimo anniversario di quel tragico giorno presso la Stele al Marinaio Russo della Villa Comunale


Di seguito il comunicato sull’evento che si terrà il 28 dicembre presso la Stele al Marinaio Russo nella Villa Comunale di Reggio Calabria.

Rimane indelebile nella memoria collettiva di Reggio quel 28 dicembre 1908 allorquando un devastante terremoto distrusse completamente le città di Reggio Calabria e Messina. Più di centoventimila furono i morti, senza contare le decine e decine di migliaia di feriti. Tutte le infrastrutture furono interrotte, come pure le comunicazioni. Il Governo centrale a Roma nell’immediato ne ebbe solo vaghe notizie senza potere organizzare tempestivamente i primi soccorsi.

In quei giorni erano alla fonda a Ragusa quattro navi della Marina Imperiale Russa le quali, appena avuta contezza dell’immane disastro provocato dal terremoto e dal conseguente maremoto, si diressero immediatamente verso lo Stretto di Messina e all’alba del 29 approdarono tra Reggio e Messina. Sono stati, questi, i primi soccorritori delle martoriate popolazioni dello Stretto. Possiamo benissimo immaginare quale scenario si trovarono davanti. Per ben due giorni furono i pochi ad operare nella drammatica attività di soccorso. I primi aiuti arrivati da Napoli via mare giunsero sulle rive dello Stretto dopo tre giorni. Alcuni di questi marinai persero la vita durante le attività di soccorso e altri di loro rimasero feriti.

Ricorrendo quest’anno il centoquindicesimo anniversario di quel tragico giorno, per ricordare quegli “angeli venuti dal mare” e soffermarsi un attimo a rivolgere loro un pensiero di gratitudine ed una preghiera, la comunità tutta della diaspora discendente da quei marinai, unitamente ai cittadini di Reggio, si è dato appuntamento per il 28 dicembre alle ore 11.00 presso la stele eretta a ricordo nella Villa Comunale di Reggio.

Non sarebbe necessario ribadirlo ma, visto il particolare momento di congiuntura internazionale, ci teniamo a precisare che la cerimonia non avrà nessuna connotazione di parte e che il marinaio in effige nel mausoleo rappresenta il nonno della popolazione Bielorussa, Georgiana, Kazaka, Russa, Ucraina e di tutta la costellazione di nazioni che al tempo facevano parte della marina imperiale e che la bambina in braccio al marinaio è la nonna di tutti noi Reggini.

Pertanto la cerimonia rivestirà, come in unico afflato, un segnale di gratitudine ma anche di pace ed amicizia tra le Nazioni ed i popoli tutti.