Reggio: “Città della Poesia”, la proposta ribadita durante il primo “Raduno poetico di San Giuseppe”
Oltre alla presentazione dell'evento, Giovanni Suraci ha ribadito l'intenzione di attribuire il riconoscimento alla città
28 Marzo 2025 - 09:36 | Comunicato Stampa

In un periodo storico dove manca la connessione umana la poesia, che è fonte di vita, deve contribuire a smuovere le coscienze. Il mondo, purtroppo, si trova in pieno delirio collettivo, ecco perché la cultura ha un ruolo importante, anzi determinante per riallineare su valori pacifici basati sulla diplomazia coloro i quali pensano che con i conflitti e con la forza si possono dirimere le ostilità. In questo complesso contesto, tanti poeti reggini, eredi di una tradizione secolare, danno fiato ai loro versi consapevoli che la cultura è il principale strumento di liberazione di ogni forma di oppressione.
Prima edizione del “Raduno poetico di San Giuseppe”
Con questo spirito, in occasione della festa della poesia e per onorare il Santo dei lavoratori, un numeroso gruppo di poeti del nostro territorio si è incontrato per la Prima edizione del “Raduno poetico di San Giuseppe”. L’evento organizzato da Pino Minniti e condotto da Giovanni Suraci, si è svolto nella Chiesa di San Giuseppe al Corso. Gli onori di casa sono stati fatti da padre Pasqualino Catanese, raffinato poeta, da sempre vicino al mondo della poesia e autore della silloge “Pensieri dell’anima”. A questo importante evento ha presenziato anche il Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, avv. Giuseppe Falcomatà. Dopo i calorosi saluti e i ringraziamenti rivolti ai numerosi presenti da parte dell’organizzatore, ha preso la parola padre Catanese, che con la dolcezza tipica che caratterizza il suo cammino pastorale, ha ribadito che le porte della Chiesa sono sempre aperte ai portatori di versi, in quanto la poesia abbraccia la vita e illumina l’anima. A seguire il Sindaco nel suo intervento ha sottolineato, tra l’altro, che “La poesia è il cuore della identità culturale reggina e rappresenta un patrimonio condiviso, strumento di crescita collettiva, evidenziando che il legame con la città deve essere fatto non solo di opere materiali, ma soprattutto di sentimento condiviso. Abbiamo bisogno – ha continuato – di arte, di poesia, di letteratura, perché sono strumenti in grado di risvegliare il senso di appartenenza, di unire la comunità e di trasmettere valori profondi”.
Reggio Calabria “Città della Poesia”
Ha introdotto poi la declamazione delle poesie Giovanni Suraci che, dopo aver portato i saluti dell’Unione poeti dialettali della fascia jonica reggina, ha ribadito la sua proposta, più volte avanzata, di dare seguito alla tradizione della poesia popolare reggina, oggi rappresentata sia da poeti affermati e sia da tantissimi poeti poco conosciuti, che la Città di Reggio Calabria sia riconosciuta come “CITTA’ DELLA POESIA”. L’identificazione di Reggio come accogliente “casa dei poeti”, dedicando loro magari una delle tante scalinate, una piazza, una via, come luogo d’incontro per i residenti e come polo d’attrazione per i turisti, dove si potrebbero depositare in un apposito contenitore pensieri poetici dedicati alla nostra città. L’attenzione verso la poesia sarebbe il naturale seguito a una tradizione popolare che ha visto protagonisti nel passato poeti di prim’ordine come: Matteo Paviglianiti, Nicola Giunta, Giuseppe Morabito, Ciccio Errigo, Domenico Martino, Pasquale Calcaramo, Domenico Martino, Ettore Pensabene, Natale Cutrupi e tantissimi altri “panificatori di versi”. La proposta, oltretutto, sarebbe in linea con i tanti aspetti positivi nati negli incontri tra le Associazioni culturali a favore della candidatura per “Reggio Calabria Capitale della cultura 2027” e che non è il caso di disperdere.

Lettura delle poesie
Un momento di particolare emozione ha suscitato la lettura della poesia premonitrice: “L’attesa”; da parte di Annalisa, figlia di Giuseppe Cotroneo, poeta vincitore della seconda edizione del concorso “Poesia per la pace” e la lettura di una poesia scritta da Giovanni Suraci dedicata all’indimenticabile Sindaco della primavera reggina prof. Italo Falcomatà, declamata dalla dr.ssa Raffaella Condello, Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica. La serata si è conclusa con la consegna delle pergamene da parte del Sindaco avv. Giuseppe Falcomatà ai partecipanti al raduno: Raffaela Condello, Nino Cotroneo, Mimma Creaco, Pina De Felice, Franco Donato, Giovanna Malara, Pino Minniti, Marina Neri, Peppe Pizzimenti, Pat Porpiglia, Piero Praticò, Tina Polimeni, Maria Rosaria Saturnino, Nando Spanò, Pino Vilasi, Rosa Zinnato. L’organizzatore del raduno Pino Minniti, particolarmente emozionato, ha rivolto ai presenti il saluto finale auspicando che Reggio, come proposto da Giovanni Suraci, diventi Città o Casa della poesia, auspicando inoltre che sin dal prossimo incontro ogni autore “ADOTTI UN POETA” in maniera tale che la diffusione e l’amore verso la poesia diventi un virus, questa volta positivo, che contagi la nostra amata Reggio e sia da traino per tutta l’Italia.


