Reggio, a Palazzo San Giorgio la protesta dei cittadini di Arghillà: 'Dov'è l'acqua?'

"Da giugno senz'acqua, giorno e notte" la denuncia dei residenti prima di essere ricevuti dal delegato al servizio idrico Barreca

A Reggio Calabria, il corso Garibaldi questa mattina è animato dalla protesta di alcuni cittadini. Esasperati dai disservizi e dalle diverse criticità di alcuni quartieri della nostra città, si sono riuniti con striscioni e documenti alla mano per raccontare il proprio dissenso.

Da un lato, accanto alla scalinata del Teatro Cilea, il comitato di quartiere di Mosorrofa ha indetto una raccolta firme per protestare contro questa amministrazione: richieste le dimissioni e il distaccamento di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa dal Comune di Reggio Calabria.

Dall’altro, di fronte all’ingresso laterale di Palazzo San Giorgio – quello ‘lato corso’, il principale è al momento chiuso per i lavori in piazza Italia – un capannello di residenti del quartiere di Arghillà (tra questi anche un uomo in carrozzina) sostano con dei bidoni di plastica vuoti e lo striscione con la scritta: “Dov’è l’acqua? Emergenza Arghillà”.

Ai nostri microfoni la signora D’Aguì, portavoce di questo comitato di cittadini, ci racconta la situazione in cui versa il quartiere:

“Ci siamo organizzati in questi giorni. C’è un’emergenza idrica ad Arghillà, è un problema annoso ma in questo periodo in particolare, ci stiamo trovando da mesi e mesi totalmente senz’acqua. Mentre prima una mezza giornata arrivava, da giugno ci siamo ritrovati a non avere acqua tutto il giorno, e nemmeno la notte. Ci sono state tante istanze e richieste alle amministrazioni ed alle istituzioni di competenza. Promesse, guasti che si dovevano riparare, problemi ai pozzi da risolvere, ma ad oggi, a distanza di tre mesi, siamo ancora senza acqua. Ci sentiamo abbandonati”.

Prosegue la signora D’Aguì:

“Il coordinamento di quartiere di Arghillà per tanto tempo si è mosso con tavoli di lavoro con le varie istituzioni però non ottenendo risultati. Ieri quindi è stato fatto un esposto alla Procura. Non capiamo perché non arriva l’acqua, non ci sono giustificazioni. Noi siamo certi che l’acqua c’è, ne stiamo chiedendo conto all’amministrazione”.

Il comitato viene ricevuto a Palazzo San Giorgio

Dopo poco la signora D’Aguì e alcuni altri residenti di Arghillà sono stati chiamati e ricevuti negli uffici di Palazzo San Giorgio, per poter discutere del problema.

Questo il resoconto dell’incontro della D’Aguì:

“Abbiamo finito proprio adesso di avere un’interlocuzione col consigliere Francesco Barreca, che è il delegato al servizio idrico. Il problema, in sostanza, secondo quanto ci è stato spiegato, è ancora ‘tecnico’. Non è chiara ancora la natura del problema nemmeno al consigliere che ha promesso che “approfondirà” sulla situazione. La cosa positiva è che domani si firmerà il contratto per la realizzazione del nuovo pozzo che servirà solo Arghillà, qui c’è la determina che ci ha consegnato lo stesso Barreca”.

Ci mostra il documento ma non smette di parlare la D’Agui:

“Seguiremo la firma del contratto e l’inizio dei lavori, su questo ci aggiorneremo. Nel frattempo abbiamo chiesto come affrontare l’emergenza adesso: non possiamo aspettare mesi che i lavori vengano completati. Ci hanno promesso quindi, se persiste il problema, che si provvederà con i manovratori a far arrivare l’acqua dal serbatoio di Carbonara. Rimaniamo in attesa, e speriamo che vada tutto bene”.