Reggio verso le elezioni, Marino: ‘Non è il momento del walzer dei nomi, occorre un programma condiviso’

"Le imposizioni dall’alto non sono utili a nessuno. E il momento di una riflessione profonda. Prima si scrive lo spartito, poi il direttore d'orchestra"

Consigliere Giuseppe Marino (8)

Le elezioni comunali di Reggio Calabria, previste con buona probabilità nella primavera del 2026, hanno già acceso il dibattito politico in città. Nell’ultima puntata di Live Break, il consigliere comunale Giuseppe Marino (Partito Democratico) ha commentato l’avvicinamento al voto, seppur manchi ancora più di anno.

Come si sta preparando il centrosinistra alle prossime elezioni comunali? Si ricorrerà alle primarie per stabilire il candidato sindaco?

Il tema delle primarie e la “scrittura dello spartito”

Secondo Giuseppe Marino, prima ancora di parlare di nomi, occorre costruire un programma solido e condiviso:

“Intanto grazie perché sia voi sia tutti i vostri colleghi giornalisti, in queste ultime settimane, hanno legato il mio nome… alla futura carica di sindaco. Già questo è per me una dimostrazione di stima e di apprezzamento… ma questo non è il momento di scatti in avanti, di autocandidature o il momento del walzer dei nomi.”

Marino sottolinea l’esigenza di evitare corse personali e focalizzare l’attenzione su un percorso programmatico:

“Io credo… che questo sia il momento di una riflessione profonda sul percorso che questa città ha fatto in questi anni… Non si sceglie prima il direttore d’orchestra e poi si scrive lo spartito, è il contrario. È il momento di scrivere lo spartito, di scrivere la composizione, di scegliere gli orchestrali e quindi provare a comporre bene le liste elettorali, provare a coinvolgere le persone giuste.”

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Le primarie nel centrosinistra

All’interno del Partito Democratico e delle forze di centrosinistra, le primarie sono da sempre uno strumento per allargare la partecipazione degli elettori. Marino, in tal senso, conferma:

“Le imposizioni dall’alto non sono utili a nessuno… L’unico modo per superare le primarie può essere un’ampia convergenza della coalizione di centrosinistra attorno a un’idea, attorno a un gruppo dirigente. Se si riuscisse ad avere una situazione del genere probabilmente le primarie possono essere superate, ma altrimenti io, come il mio partito, siamo a favore delle primarie.”

Il consigliere insiste sulla necessità di un confronto trasparente, in cui partiti, movimenti civici e società civile collaborino per delineare la migliore proposta di governo cittadino.

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L’importanza di un progetto comune

Al di là del metodo (primarie o convergenza interna), per Marino il nodo fondamentale è creare una squadra in grado di:

Raccogliere quanto di positivo è stato fatto finora dall’Amministrazione in carica. Fare tesoro degli errori commessi, per correggere la rotta dove necessario. Dare vita a un modello di città capace di guardare lontano, integrando cultura, servizi, infrastrutture, promozione turistica ed equità sociale”

Non si tratta, quindi, di stabilire subito chi dovrà correre per la carica di sindaco, ma di definire un progetto concreto che possa convincere la base elettorale.

    Con la data del voto ancora relativamente distante (primavera 2026), ci sarà tutto il tempo per lavorare alla costruzione di alleanze e proposte. Resta da capire se, nei prossimi mesi, emergano altre figure e se davvero l’accordo su un candidato unico potrà rendere superfluo il passaggio delle primarie.