Reggio Calabria Pride 2024, gli organizzatori replicano a Klaus Davi: “Nessuna aggressione”
"Il Pride è di tutti, tranne di chi lo vuole strumentalizzare. Tutto questo per 5 minuti di gloria e visibilità personale"
28 Luglio 2024 - 21:42 | Comunicato stampa
Reggio Calabria Pride 2024, gli organizzatori della manifestazione rispondono a Klaus Davi, che aveva affermato di essere stato vittima di spintoni e accerchiamenti durante l’evento.
“Cari colleghi solo per precisare che nonostante spintoni e accerchiamenti contestazioni ho continuato e non ho desistito e ho continuato a seguire il corteo fino all ultimo Scortato da 5 poliziotti della digos . Davvero un giorno triste per il movimento gay”, ha affermato Davi nella giornata di ieri.
A distanza di qualche ora, è arrivata la replica degli organizzatori, che smentiscono la versione di Davi. Alla nota stampa allegato anche un breve video, nel quale si vede Davi discutere con una persona, allontanandolo.
Di seguito la nota degli organizzatori.
“No pride in genocide Cosa è davvero successo al Reggio Calabria Pride?
Nelle ultime ore circolano notizie circa la “violenta aggressione” ai danni di Klaus Davi durante il corteo del pride. Come Reggio Calabria Pride intendiamo respingere tutte le accuse e non accettiamo nessuna strumentalizzazione su un fatto come quello della guerra e il genocidio che sta avvenendo a Gaza ai danni del popolo palestinese, tutto questo per 5 minuti di gloria e visibilità personale”.
I fatti
“Ieri si è svolto a Reggio Calabria il pride, Davi è arrivato al concentramento alla Villa comunale di RC con bandiera israeliana issata su un’asta, NESSUNA PERSONA VOLONTARIA lo ha invitato ad andarsene o a togliere la bandiera israeliana perché come abbiamo ribadito noi siamo contro Netanyahu e la repressione del popolo palestinese.
All’altezza del Teatro Cilea la portavoce del pride (come previsto in scaletta) ha letto una parte del nostro documento politico in cui veniva messo in evidenza la nostra ferma condanna al genocidio e lo stop a tutti i conflitti armati del mondo.
A quel punto Davi si è avvicinato al carro ed ha iniziato a urlare “il genocidio non esiste” in risposta alcune persone presenti hanno gridato frasi “il genocidio invece esiste” “free palestine” questa non può definire “violenta aggressione” si chiama invece VOLER STRUMENTALIZZARE UNA LIBERA MANIFESTAZIONE.
Come si può vedere dalle immagini di questo video è Davi ha spintonare un partecipante della manifestazione.
Concludiamo questa nota stampa pertanto respingendo tutte le false accuse e ribadendo che il PRIDE è di tutti, tranne di chi lo vuole strumentalizzare”.