Dehors a Reggio, l’ass. Lanucara precisa… su altro. Che confusione
L’assessore Marisa Lanucara, invece di dare conto dello studio degli arredi ed allestimenti dei gazebo già avviato 9 mesi fa, sposta l’attenzione sui dettami legislativi nazionali di occupazione suolo pubblico. E sui rapporti con le associazioni di categoria...
06 Novembre 2024 - 20:33 | Redazione
Rispetto alle precisazioni inviate dall’assessore comunale Marisa Lanucara alla nostra redazione in merito all’articolo “Gazebo e Dehors a Reggio, fermo il progetto sul nuovo regolamento”, con stupore leggiamo che il nostro approfondimento sarebbe privo di fondamento.
E con ancora maggiore sorpresa, rileviamo che si voglia fare disinformazione (non noi, ma altri) su un tema molto semplice che, forse, ad arte, per celare ritardi e omissioni, si vuole rendere poco intellegibile alla comunità reggina.
All’assessore Lanucara non sfuggirà certamente la differenza fra i dettami legislativi riguardanti le procedure concessorie e autorizzatorie (per intenderci meglio, le misure semplificative amministrative che hanno riguardato il settore dell’occupazione di suolo pubblico da parte dei pubblici esercenti di somministrazione da periodo pandemico in avanti) e le fonti regolamentari con le quali i Comuni hanno cercato e cercano di rendere il più ordinato e gradevole possibile la presenza dei dehors nei più variegati spazi urbani.
Come cittadini ancora prima che da giornalisti, non possiamo che lodare l’iniziativa governativa tesa a rendere stabile la semplificazione delle procedure. Peccato, però, che nel nostro articolo ci si sia occupati di tutt’altro.
Infatti, abbiamo chiesto conto dello studio finalizzato alla stesura di proposte omogenee, artistiche e funzionali per gli allestimenti degli arredi esterni degli esercizi commerciali in città, portato a compimento dal Comune di Reggio Calabria col prezioso apporto scientifico dell’Ordine degli Architetti e della Soprintendenza per i Beni Archeologici e Culturali circa 9 mesi fa.
Questo il fine dello “Studio per la regolamentazione dell’occupazione di suolo pubblico per attività di ristorazione all’aperto, finalizzato alla riqualificazione ambientale, urbana e sostenibile del territorio comunale”, come si può agevolmente leggere nel protocollo di intesa sottoscritto un anno fa.
A meno che non si ritenga che la Legge sulla Concorrenza 2024 abbia fornito le linee guida inerenti i cataloghi degli arredi città per città, che saranno puntualmente declinati (magari !) nel decreto legislativo che emanerà il Governo.
Cercando di soffocare l’amarezza con una vitale ironia, ringraziamo per l’invito “alla verifica e all’approfondimento”. Di contro, suggeriamo all’assessore Lanucara di prendere esempio da quanto fatto e prodotto sul tema negli ultimi tre anni nelle altre città metropolitane d’Italia.
Una su tutte, Roma ha già addirittura aggiornato per ben due volte uno studio scientifico ad hoc, realizzato in collaborazione con la Soprintendenza capitolina, confluito nell’apposito regolamento comunale.
Quindi, ribadiamo e sottolineiamo che è fermo da mesi al Comune di Reggio Calabria il progetto sul nuovo regolamento dedicato a Gazebo e Dehors, nonostante il lavoro sia ultimato da tempo. Gli stessi enti che hanno dato un importante contributo, ovvero Ordine degli Architetti e Soprintendenza, contattati hanno confermato che nulla negli ultimi mesi si è mosso.
E’ un peccato che l’assessorato guidato dalla sig.ra Marisa Lanucara, abbia deciso di stoppare (senza studiare alternative) il progetto rispetto ad un tema che merita attenzione e richiede interventi di supporto da parte dell’amministrazione comunale, considerato che in gioco ci sono lavoro, sacrifici e investimenti di tanti imprenditori che non possono ritrovarsi da un giorno all’altro a dovere ripensare il loro modello di business.
Passando all’altro argomento oggetto delle ‘precisazioni’ dell’assessore Lanucara, apparirebbe francamente superfluo dover nuovamente specificare quali siano i rapporti con la maggioranza delle associazioni di categoria.
Pur volendo “escludere” la totale mancanza di dialogo con una delle più importanti associazioni di categoria reggine, ovvero Confcommercio (di tale frattura è facile rintracciare pubbliche dichiarazioni da parte del presidente Lorenzo Labate, il quale peraltro ha aggiunto di volersi rapportare solo con il sindaco Falcomatà), siamo costretti a ribadire che la maggioranza delle associazioni di categoria non ha rapporti e-o non condivide l’operato dell’assessore.
L’ultima testimonianza negativa, arrivata proprio mentre si sta scrivendo, dalla associazione di categoria CNA.
A conferma di ciò, chiediamo all’assessore il numero e il dettaglio delle associazioni di categoria presenti, rispetto al totale, alle diverse riunioni convocate in questi mesi. Il numero e il dettaglio, ad esempio, delle associazioni di categoria presenti alla recente riunione convocata da Lanucara per organizzare le festività natalizie.
Chiediamo all’assessore se la frase (selezionata tra le tante) “Dovrebbe domandarsi cosa può fare per la città. Da chi riveste un incarico di rappresentanza così importante e delicato ci saremmo aspettati un atteggiamento molto più costruttivo” fa parte o meno di un lungo comunicato delle scorse settimane, duramente critico, di risposta dell’assessore al presidente di Confesercenti Rc Claudio Aloisio.
Chiediamo all’assessore, se risponde al vero o meno che le poche associazioni presenti all’ultimo incontro, nei giorni successivi hanno lamentato con disappunto alla diretta interessata dell’inutilità della riunione, a causa delle decisioni e degli incontri presi dall’amministrazione guidati dal sindaco Falcomatà.
Chiediamo all’assessore, il numero e il dettaglio delle riunioni tenute in questi 10 mesi con altri enti fondamentali e strategici per lo sviluppo del territorio reggino, quali ad esempio la Camera di Commercio.
Chiediamo all’assessore, per semplificazione e chiarezza nei confronti dei cittadini, quali e quante siano nel dettaglio le associazioni di categoria che hanno un rapporto sinergico, dinamico e fruttuoso con l’assessorato da Lei guidato.
In conclusione rispediamo al mittente le accuse di disinformazione e strumentalità lanciate dall’assessore Lanucara nei nostri confronti. Con umiltà, consigliamo di avere rispetto dell’intelligenza dei cittadini che sono perfettamente in grado di riconoscere ciò che compete al Governo e ciò che compete agli locali, nonché di differenziare i possibili contenuti della Legge sulla Concorrenza da quelli di un regolamento sugli arredi urbani.
Auspicando che il regolamento su Gazebo e Dehors possa essere presto tirato fuori dai cassetti e i rapporti con la quasi totalità delle associazioni di categoria reggine ripristinati e improntati al dialogo e alla sinergia, auguriamo all’assessore Lanucara buon lavoro.