Reggio, parcheggio rosa negato al GOM: ‘Se mi licenziano vegnu e ti trovu’
È la frase che un neo papà si è sentito rivolgere da un operatore del parcheggio del Gom
08 Febbraio 2024 - 13:03 | Riceviamo e pubblichiamo
Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un nostro lettore protagonista suo malgrado di uno spiacevole episodio accaduto presso il parcheggio del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria.
Inizia così la lettera del nostro lettore:
“Scrivo la presente per segnalare alla vostra redazione un fatto accaduto al Gom di Reggio Calabria. Mia moglie ha partorito una bimba giorno 8 gennaio 2024. Dal 18 Gennaio la bimba è ricoverata in Neonatologia per disidratazione e mia moglie deve recarsi al Gom per le poppate 5 volte al giorno, in modo che alterni il suo latte al latte artificiale. Bene, fino a ieri mattina tutto ok, abbiamo usufruito del parcheggio Rosa come previsto anche dalla legge”.
Racconta il lettore:
“Il 26 Gennaio alle 12. 40 però l’addetto all’uscita mi ha fatto pagare dicendomi che i parcheggi Rosa sono solo per le donne in gravidanza, io ho risposto che non è come dice lui e che vale anche per i bimbi fino a 2 anni di età (tra l’altro è scritto anche con tanto di cartello nei parcheggi Rosa del Gom) facendo vedere anche il foglio di ricovero della bimba e spiegando che la bimba ha 15 giorni di vita ed è ricoverata in Neonatologia per i fatti sopra citati”.
Prosegue il racconto del lettore:
“Stamattina 8 febbraio, porto la bimba per una visita al Gom per fortuna non più ricoverata e si ripete l’accaduto. Mi vengono cercati i soldi del parcheggio. Io faccio presente del parcheggio Rosa, con la bimba nelle braccia di mia moglie e che la legge è a favore mio. Ma niente l’operatore mi risponde: “Se mi licenziano vegnu e ti trovu”. Io rispondo subito che fai mi stai minacciando? E lui mi fa buona giornata e mi invita ad uscire”.
Conclude il lettore:
“Mi sembra giusto e doveroso segnalare quanto accaduto, nel rispetto dei diritti di tutte le mamme e dei bimbi appena nati che si ritrovano ricoverati o necessitano per problemi di salute di varie visite in ospedale”.