Reggio, caos Natale: nodo piazza Castello. Attacchi anche dalla maggioranza

Sera, capogruppo del Pd: "A questo punto togliamo le casette da Piazza Castello". Neri: "Manca anche la Scia, possibile danno erariale"

E’ Natale, anche a Reggio non mancano le sorprese. L’ultima in ordine temporale, vede gli interventi piuttosto critici di esponenti anche della maggioranza all’interno dell’ultima seduta della Commissione Attività Produttive, presieduta dal vice sindaco metropolitano Carmelo Versace.

Al netto del flop relativamente alle attività natalizie in riva allo Stretto impossibili da non evidenziare anche per esponenti di maggioranza, è molto probabile che gli interventi critici siano a causa delle fibrillazioni interne all’amministrazione, non a caso in un paio gli affondi sono arrivati anche dal Pd, partito che ha disertato l’ultimo consiglio comunale.

 

“Audizione dirigente Loredana Pace, o suo delegato, per un approfondimento sulle richieste di concessione delle “casette” dei villaggi natalizi”, l’ordine del giorno, con il funzionario Demetrio Malvi in sostituzione della dirigente comunale.

Questa la richiesta all’ordine del giorno esposta del consigliere Sera (Pd):

“La mia era richiesta di chiarimenti sul perché le casette di piazza Castello sono tutte chiuse. Secondo noi è il caso di levarle e lasciare libera la piazza. Senza parlare dei motivi per cui sono chiuse. Io non sapevo rispondere, come consigliere che non salta nemmeno una commissione, sul perché le casette siano chiuse”.

L’opposizione attacca, la maggioranza…critica

Dopo le parole del capogruppo del Pd, le parole dei consiglieri della Lega Caridi e De Biasi.

“È una cosa brutta per la città quello che sta accadendo in tutte le piazze. Per la mancanza di programmazione di questa amministrazione, stiamo subendo un Natale che non abbiamo visto mai a RC, anche per l’esclusione degli ambulanti. I fatti sono questi che si vedono”.

De Biasi: “Volevo capire le modalità e le difficoltà delle interlocuzioni fra Comune e Città Metropolitana, e della SviProRe. Perchè a distanza di 16 giorni dall’affidamento a SviProRe vediamo quasi tutto fermo? Le casette di piazza Duomo aperte al 50%, al Castello nessuna, in piazza Italia 3. Dove è stato il problema? E dipende dal Suap o dal sindaco? Falcomatà ha defenestrato Malara che fino a oggi aveva gestito le cose in modo egregio, mi spiace sottolineare che il f.f. di Metrocity abbia gestito in modo migliore”.

Due quesiti tecnici posti dal consigliere Amando Neri: “Per chiedere per piazza Italia e piazza Duomo, è stata pagata l’occupazione di suolo pubblico, e se si fino a quando? Per tutte le feste natalizie o solo un periodo? Per quanto riguarda le casette di piazza Castello, vorrei sapere anche qui della tassa di occupazione e soprattutto se è stata presentata la Scia per la vendita del food”, gli interrogativi posti da Neri.

Al coro di interventi critici, si è unito anche Roberto Vizzari, consigliere di Forza Italia.

“Anche io non posso non evidenziare uno stato di cose che non voleva la città ma di sicuro nemmeno l’amministrazione. Ritengo sia un progetto del Natale Metropolitano alquanto strano. Ben poco c’è di metropolitano in questo progetto. Finanziata con 340 mila euro direttamente alla società in house Sviprore.

Vanno individuati dei responsabili, non è una cosa di poco conto. Reggio è una città importante, un investimento di questo tipo e poi vedere le casette chiuse. Se non ci sono le condizioni è giusto che si tolgano. Va fatta luce e accertate le responsabilità”.

Neri: “Manca Scia, possibile danno erariale”

Demetrio Malvi, funzionario comunale, ha provato a fare chiarezza.

“Per le autorizzazione di piazza Duomo e Italia hanno pagato fino a giorno 25. Per piazza Castello ufficialmente iniziano oggi, quindi la Scia l’abbiamo richiesta per stasera, anche per gli eventi musicali.

Gli operatori dovevano essere scelti dalle associazioni di categoria, sul numero di operatori e chi ci doveva essere non dipende da noi. Ad oggi hanno pagato 5 su piazza Italia, del CNA dell’artigianato, e 9 su piazza Duomo. Per piazza Castello stiamo aspettando perchè inizia oggi e finirà il 31, non giorno 6”.

Risponde Neri:

“L’ufficio del comune non ha nessuna responsabilità in queste vicende, anzi i dipendenti e i funzionari stanno facendo il massimo. Se ho ben capito la tassa è stata pagata fino al 25, quindi ad oggi non sappiamo se gli esercenti, già pochi, prorogheranno.

Secondo tema, anche più assurdo. Ancora su piazza Castello non c’è la presentazione della Scia, ma che senso ha avuto spendere dei soldi per le casette tutto questo tempo lasciate a marcire quando gli operatori non erano nelle condizioni di somministrare cibo e bevande. Oggi è stato chiesto di presentare la Scia? Se è SviproRe, perché pria di montare le casette non ha dato indicazioni per mettere gli operazioni nelle condizioni di poter vendere. C’è la possibilità di un danno erariale”.

Continua Sera dopo gli interventi dei colleghi: “Il bando non c’è stato per assegnare le casette? L’ha fatto SviProRe? Chiederemo una commissione per capire il criterio di selezione degli esercenti. La sta gestendo SviProRe, vorrei capire il meccanismo della macchina burocratica e amministrativa che ha portato alla scelta di queste esercenti. D’accordo con Neri che l’ufficio non ha responsabilità”.

Interviene il vice sindaco Versace, che coordina i lavori:

“Questa commissione si è attivata da due mesi, abbiamo fatto varie proposte e ascoltato tutti. Non posso comprendere e sapere come hanno scelto gli operatori, io non lo posso sapere. Mi faccio carico della richiesta di Sera di un ulteriore approfondimento dopo Natale, non ho informazioni per rispondere a queste cose”.

Dichiara il consigliere Giovanni Latella: “Il Natale non dovrebbe passare solo dalle  casette, sono un corollario alle varie iniziative. Se è così siamo messi male. C’è una responsabilità anche delle associazioni che dovevano garantire la presenza di artigiani e per le piazze che non c’è stata. Questo il problema principale secondo me, nell’accordo con le associazioni di categoria, questo è successo.

SviProRe doveva mettere le casette e le ha messe, chi doveva riempirle non l’ha fatto. Il programma è ricco di eventi, non tutto passa dalle casette di piazza Castello, altrimenti siamo messi male”.

In conclusione di seduta, gli interventi dei consiglieri Saverio Anghelone e Massimo Ripepi. “Le associazioni hanno invitato gli iscritti. Non c’è stato nessun bando, nel momento in cui non si sono riempite si sarebbe dovuto aprire anche agli ambulanti”, ha dichiarato Anghelone, mentre Ripepi ha affermato che la “responsabilità è di Falcomatà. Ha deciso di bypassare tutti, con la delibera di giunta comunale affidando a SviProRe i lavori. La questione non è tecnica, è politica”.