Museo del Mare, Marino (PD): ‘Pronti a diventare centro di cultura nel Mediterraneo’

Il Museo del Mare di Zaha Hadid – dichiara il consigliere – è la prova di come le idee, quando sono giuste per il territorio, superano la diatriba politica e diventano collettive"

museo del mare rc

«Siamo di fronte oggi ad una grande opportunità». Così il consigliere di maggioranza Giuseppe Marino si esprime in merito alla notizia dell’avvio dei lavori per il Museo del Mare di pochi giorni fa, con la consegna ufficiale delle aree di cantiere alla Cobar S.p.a. e la firma del contratto a Palazzo San Giorgio. Un’operazione di cui Marino, già assessore alle Politiche Comunitarie tra il 2014 e il 2020, si è reso protagonista nei primi anni di giunta Falcomatà.

«Il Museo del Mare di Zaha Hadid – dichiara il consigliere – è la prova di come le idee, quando sono giuste per il territorio, superano la diatriba politica e diventano collettive. Ricordiamo infatti che il progetto risale all’amministrazione di Giuseppe Scopelliti, anni in cui mancavano le risorse economiche per la realizzazione dell’opera.

Nel corso degli anni, con la prima giunta Falcomatà, abbiamo ripreso in mano il progetto, forti anche del sostegno del Governo, in particolare dell’allora ministro Dario Franceschini, che nel 2021 lo ha inserito tra i 14 investimenti strategici per il rilancio del Paese nell’ambito del Piano Nazionale di ripresa e resilienza. Abbiamo intuito che i fondi comunitari potessero rappresentare la nostra migliore occasione.

Grazie al PON Metro siamo riusciti a individuare gli ultimi finanziamenti necessari per la realizzazione del Museo. Sono stati anni carichi di entusiasmo – prosegue il consigliere – e ringrazio personalmente l’assessore Carmelo Romeo per aver portato avanti il lavoro con altrettanta determinazione».

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Un progetto strategico verso la candidatura a Capitale italiana della Cultura

L’avvio dei lavori per la realizzazione del Museo del Mare arriva in un momento storico importante, in cui Reggio Calabria risulta tra le finaliste in concorso per diventare Capitale italiana della Cultura 2027, forte della sua cultura millenaria e del suo enorme potenziale.

«La nostra è una candidatura di respiro internazionale. – commenta Marino – Possiamo oggi permetterci di ambire a diventare realmente perno del Mediterraneo, sia da un punto di vista culturale che sociale di ampio respiro. La nostra è da sempre una città votata all’accoglienza e all’integrazione di culture diverse, alla pacifica convivenza tra popoli. Fa parte della nostra storia ed è una vocazione che ci rende strategici nel bacino del Mediterraneo. Ricordo inoltre che la nostra è l’unica città metropolitana candidata a Capitale italiana della Cultura presente nel circuito Eurocities.

Il Museo del Mare può diventare un polo strategico da questo punto di vista: una struttura futuristica che ridefinisce l’identità del territorio e il rapporto tra la città e il suo mare. L’augurio quindi – conclude – è che tutte le forze politiche collaborino per l’ottenimento del titolo di Capitale italiana della Cultura».