Piazza del Popolo, Minasi replica a Lanucara: ‘Perché non ha fatto nulla contro l’abusivismo?’
"Se l'amministrazione avesse operato come doveva, avrebbe trovato nella piazza una rinnovata fonte di reddito" le parole della senatrice
14 Gennaio 2025 - 11:06 | Comunicato Stampa
«L’Assessore alle Attività produttive del Comune di Reggio Calabria, Marisa Lanucara, mi ha chiamato in causa sulla vicenda relativa alla chiusura del mercato di Piazza del Popolo, affermando che “sarebbe utile raccogliere il mio parere” sulla decisione del Comune di “ripristinare la legalità”, sulla piazza e su “ciò che era diventato quello spazio”, invitandomi poi a intervenire presso i rappresentanti locali del partito, per far comprendere loro il senso di una “battaglia di civiltà, giustizia e legalità”. Ebbene, ho deciso di intervenire, ma per porre a lei una domanda diretta e precisa: in questi anni di Assessorato cos’hanno fatto, lei e l’Amministrazione, perché l’area di Piazza del Popolo non degenerasse in quella situazione di illegalità diffusa che adesso denunciano e a cui vorrebbero porre rimedio cancellando il mercato?».
Inizia così una nota con cui la Senatrice della Lega, Tilde Minasi, interviene sul caso di Piazza del Popolo.
«Ricordo quando l’Assessore Lanucara era dirigente della Camera di Commercio e premeva sull’allora Amministrazione comunale perché si procedesse a una regolamentazione del mercato, nell’interesse degli ambulanti. Adesso che a decidere su quella regolamentazione è lei, cos’ha fatto in questi anni? Dov’è finita la passione che metteva allora a tutela dei commercianti? E, soprattutto, a chi spettava far rispettare la legalità sulla piazza, se non proprio al Comune, quindi anche a lei, e al corpo dei vigili urbani che da esso dipende?
La chiusura del mercato e la questione del parcheggio
Chiudere il mercato di Piazza del Popolo per trasformare la piazza in un parcheggio significa liberarsi di un problema imboccando la via più sbrigativa, ma – peggio ancora – significa sostituire un’“agorà”, luogo tradizionalmente di incontro tra persone, vite, esperienze, in un anonimo non-luogo, peraltro a due passi dal centro cittadino. Esistono certamente altre soluzioni più efficaci e idonee per ricavare spazi in cui poter parcheggiare le auto, dislocati in aree più marginali. Ma queste soluzioni richiederebbero una diversa organizzazione anche del trasporto pubblico cittadino, che evidentemente questa Amministrazione non è stata in grado di pensare e attuare finora.
Se, come dice il Sindaco per giustificare questa decisione, addirittura “in questi anni” sono state fatte “verifiche approfondite” e si è scoperto che i venditori regolari erano rimasti solo in tre, perché non si è intervenuti prima per regolarizzare gli altri e proporre nuove idee e iniziative attraverso cui rivitalizzare il vecchio mercato, cioè una realtà che ovunque è ritenuta luogo anche di aggregazione e coesione sociale, con funzioni socio-culturali, oltre che economiche?
In ogni comune italiano i mercati svolgono queste funzioni e sono anzi spesso anche attrattori turistici. Che senso ha distruggere una piazza storica adibendola ad area di parcheggio, magari decidendo anche di modificarla architettonicamente, cancellando così, come già fatto in altri casi, le tracce del passato e anche la sua bellezza?
L’accusa di difendere l’abusivismo e la risposta della Lega
«Quindi, per rispondere all’Assessore Lanucara, intervengo, sì, ma per sostenere la battaglia dei consiglieri comunali della Lega, che non difendono l’abusivismo, come lei e altri accusano, ma la memoria di un luogo, la sua peculiarità e il lavoro di tante famiglie che, se l’Amministrazione avesse fin qui operato come doveva, avrebbero potuto ritrovare nella Piazza del Popolo una rinnovata fonte di reddito».