Giornata della Memoria, Marra: ‘Condannare intolleranza e odio’

Secondo il Presidente del Consiglio il compito della politica è evitare che atrocità simili a quelle della Shoah si verifichino ancora


Riceviamo e pubblichiamo una riflessione del Presidente del Consiglio Comunale di Reggio Calabria Vincenzo Marra sulla ‘Giornata della Memoria’

Giornata della memoria: la riflessione del Presidente Marra

Giornatamemoria

“In un giorno che rappresenta molto di più che una semplice commemorazione, il ricordo delle vergognose leggi razziali che anche in Italia hanno seminato sofferenza e morte, non può essere sbiadito.

Rivolgo il mio pensiero a quanti pagarono l’abominio dell’Olocausto con la vita e a chi, in quegli anni drammaticamente oscurati dal male, riuscì a salvarsi ‘indugiando’, ma rimanendo segnato dal trattamento feroce e disumano subito durante la detenzione nei campi di concentramento.

A quegli uomini e a quelle donne che scelsero da che parte stare, e non girarono la testa dall’altra parte, e a tutti coloro che nelle varie parti del mondo si sono opposti ai genocidi, va il mio omaggio e quello di tutto il Consiglio Comunale di Reggio Calabria, per aver rappresentato un’indelebile testimonianza di vita e di libertà.

Il campo polacco di Auschwitz e la giornata del 27 gennaio sono diventati il simbolo della Shoah, un evento drammatico che di certo ha travolto il popolo ebraico ma che ha riguardato l’intera umanità, e che oggi più che mai, ci obbliga alla memoria e ci costringe a lavorare duramente affinché neanche minimamente possa riecheggiare l’odore torbido e truce dell’odio e dell’intolleranza. A qualsiasi latitudine questi sentimenti si manifestino.

In quei periodi terribili, la deportazione si riferì alla culla della civiltà occidentale contemporanea: in quell’Europa, che tutt’ora non è riuscita a depotenziare l’idea della differenza con l’altro come una minaccia. L’impegno politico ed istituzionale che deve muovere il nostro agire, deve essere rivolto a contenere quell’esasperato ed ingiustificabile pensiero di nazionalismo, oltre gli steccati del buon senso e della comunione tra popoli. La nostra sfida quotidiana deve essere quella di un impegno a viso aperto e con gli strumenti democratici in nostro possesso, contro chi si ostina a negare la libertà di coscienza e l’idea di una scelta diversa, ed in quanto tale arricchente.

La nostra Costituzione è il faro che guiderà i nostri passi dentro le istituzioni affinché gli atti di antisemitismo e di razzismo ispirati a vecchie dottrine e a ideologie perverse, non vengano in nessuno modo legittimate ad uscire allo scoperto, o con sotterfugi digitali attraverso i quali trovano spazio nei moderni mezzi di comunicazione.

Nell’esempio di quel sacrificio dico che dobbiamo continuare a combattere l’indifferenza non sacrificando mai il ricordo di tanto dolore; anche attraverso ‘Il giorno della Memoria’, che non deve assurgersi a mera ricorrenza, ma che deve ambire a diventare simbolo di una costante e continua custodia dei valori di libertà e comprensione. Memoria e vigilanza dunque, contro ogni razzismo, contro ogni sopruso, per evitare che un triste passato trovi fertilità nel nostro futuro”.