Comune di Reggio, Malaspina sulla Giunta Brunetti: ‘Messa su con le riserve’

Il commento dell'ex consigliere Nicola Malaspina sulla nuova giunta e la sua opinione sul ritorno al voto

Malaspina Sergi

L’ex consigliere comunale Nicola Malaspina, l’unico ad avere rassegnato le dimissioni, lasciando definitivamente Palazzo San Giorgio, ha voluto esprimere la propria opinione anche su altri tre elementi fondamentali: la nuova giunta comunale, le dimissioni e il ritorno al voto.

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Malaspina sulla nuova Giunta Brunetti

Di seguito le parole di Nicola Malaspina ai microfoni di CityNow, sulla nuova giunta e, più in generale, sulla condizione di una cittadinanza ormai assopita dalla cattiva amministrazione degli ultimi anni.

“Il mio giudizio- afferma- è squisitamente politico e non personale. Se dovessimo definire in maniera calcistica, questa giunta comunale è stata messa su con le riserve. Non di certo con la prima squadra, decapitata in parte dalla sentenza del 19 novembre. Per il bene della città aldilà delle posizione politiche si auspica che possano fare meglio della giunta precedente. Ho qualche dubbio su questa nuova giunta, la città ha percepito che è stato un accordo fatto su giochi di potere.

É sembrato tanto all’opinione pubblica – continua Malaspina–  che non si pensasse al bene della città, quanto alla difesa del proprio interesse particolare. In questo modo si allarga la distanza tra la cittadinanza e la politica. In fin dei conti il gesto politico che io ho fatto è legato anche a quanto volevo rappresentare. Quando ci siamo insediati in consiglio comunale ho parlato proprio di questo: di una politica diversa, di ridurre le distanze tra cittadini e amministrazione. Si è verificato l’esatto contrario, per mantenere una linea di coerenza non vi era altro metodo che testimoniare la propria distanza  da questo modo di intendere la politica se non presentando le dimissioni.

Manca il senso di comunità in questa città, perso anche in parte dalla cittadinanza. La presenza dei cittadini alle ultime manifestazioni era impalpabile. La città è ormai assopita, siamo ridotti ai minimi termini. Questo è il momento di alzare la testa – ha concluso l’ex consigliere – perché con i compromessi non si va da nessuna parte. Non sono solo io, ma penso che il giudizio dell’intera città sia unanime, ovvero quello di tornare all’elezioni“.

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