Il mito più antico di Reggio Calabria: Aschenez e la città fondata dal diluvio
Secondo la tradizione mitologica reggina fu proprio Aschenez a fondare la città
31 Ottobre 2019 - 17:59 | comunicato stampa
Pochi altri luoghi al mondo possono vantare come la Calabria una storia altrettanto ricca di miti e leggende.
Secondo il mito più antico, Aschenez, pronipote di Noè, mercante semita ed inventore della barca a remi, giunse tre generazioni dopo il diluvio universale sulle sponde che oggi bagnano la Città dello Stretto.
Probabilmente per questo la città è conosciuta come “urbs a diluvio condita” ovvero città fondata da un diluvio.
Aschenez, secondo quanto riportato nella Bibbia, nel 10° capitolo della Genesi, era figlio di Gomer, pronipote di Noè, e giunse, dalla terra promessa, sulle sponde italiche, tre generazioni dopo il diluvio universale, quando si prosciugarono le acque che avevano sommerso le montagne.
Ciò è testimoniato anche dalle informazioni riportate successivamente dallo storico ebraico Giuseppe Flavio e da San Girolamo.
Secondo la tradizione mitologica reggina fu proprio Aschenez a fondare la città. Il primo libro delle Antichità Giudaiche recita infatti: “Aschenez in verità diede origine agli Aschenazi, che ora dai greci sono chiamati Reggini”.
La fondazione sarebbe avvenuta intorno al 2.000 a.C. In seguito a questa leggenda si diede il nome di Aschenez ad una delle vie del centro cittadino. E chi non conosce la bellissima seppur trafficata Via Aschenez?
Fulcro della vita reggina, ricca di negozi di ogni genere, risulta una delle principali strade della città, parallela alla Via Marina e al Corso Garibaldi.
In alcune fonti Aschenez è ritenuto anche fondatore di Numistra, nome che identificherebbe Nicastro, oggi Lamezia Terme.