Fratelli d’Italia Rc critica l’amministrazione Falcomatà: ‘Pochi fatti e tante bugie’
Saverio Laganà critica duramente il PD e il sindaco Falcomatà, accusando mistificazioni, tasse record e mala gestione
25 Novembre 2024 - 16:49 | Comunicato Stampa
Ciò che afferma il segretario provinciale del PD, in relazione alla nomina di Falcomatà all’Anci (di cui abbiamo già chiarito come non abbia alcun particolare merito), spinge a chiedersi se siamo su scherzi a parte oppure in un nuovo programma comico”.
Esordisce così Saverio Lagana’, Vice Coordinatore Città Metropolitana RC, nella sua nota di critica al Pd reggino e all’amministrazione Falcomatà.
“Quando descrive lo stato del Comune di Reggio al momento della prima elezione dell’attuale sindaco, dimentica di dire che erano appena terminati 18 mesi di commissariamento che hanno azzerato tutti i servizi, gli appalti ed i percorsi di sviluppo e programmazione del periodo. La città, dopo un decennio di benessere, vivibilità e grandi aspettative per il futuro, era piombata nel vuoto più totale, che questo centrosinistra in 10 anni non è riuscito a colmare“.
Critiche alle amministrazioni del centrosinistra
“Al contrario -prosegue Laganà- si sono sviluppate una serie di criticità in tutti i settori amministrativi che hanno ottenuto un solo risultato di fatto: l’ultimo o penultimo posto in tutte le classifiche nazionali della qualità di vita e vivibilità delle città italiane. Si continua con il solito refrain del “comune sciolto per mafia” (in verità è stato sciolto “per contiguità mafiosa”, termine giuridico coniato per l’occasione e mai più utilizzato), cosa non vera ed il tempo ed i processi lo hanno ampiamente dimostrato.
Per quanto riguarda le casse comunali, allora con un disavanzo di 118 milioni di euro, erano sicuramente messe meglio di oggi, che sembra ci sia un disavanzo di qualche centinaio di milioni in più”.
Critiche dirette a Falcomatà e al segretario del PD
“Ma nonostante ci siano tutte queste imprecisioni, la cosa che diventa ormai insopportabile è il pensiero da “quale pulpito venga la predica”. Infatti il segretario del PD non si capisce se sa e faccia finta di non sapere o se non capisce o faccia finta di non capire che il suo sindaco, quello nominato dall’Anci nazionale, è la stessa persona che nelle vesti del suo ruolo, ha proposto ed approvato un codice etico che, nel momento in cui avrebbe dovuto metterlo in pratica e quindi dimettersi, non ci ha pensato più di tanto a disattenderlo.
È la stessa persona che continua a vessare i cittadini, oltre che con appellativi inaccettabili, anche con esose tasse e tributi, le più alte d’Italia, volute dai commissari e mai revocate, disattendendo un piano di rientro oculato proposto dalla precedente amministrazione.
Ultimamente si sono inventati delle multe con il foto-red che sembra siano diventate inesigibili e quindi fonte di ulteriore esborso per le casse comunali per affrontare gli inevitabili ricorsi”.
Le criticità dell’attuale amministrazione
“Considerazioni, quelle esposte, che riteniamo il segretario del PD avesse dovuto tenere nel dovuto conto prima di esporsi in questa gratuita, quanto inopportuna, serie di auguri, congratulazioni e felicitazioni varie.
Infatti, come se non bastassero tutti i danni arrecati alla nostra città da parte di questa amministrazione, ci sono da aggiungere le ultime chicche:
- L’incomprensibile guerra dichiarata da parte del primo cittadino all’Università per stranieri.
- L’assenza totale dal tavolo decisionale della sanità cittadina, nonostante le innumerevoli criticità del settore.
- L’abnorme dispendio di risorse economiche per gli addobbi natalizi a fronte del mancato utilizzo di somme dedicate alla sanità ed ai servizi sociali.
Un modello fallimentare
“Per tutto questo, diremmo che il segretario provinciale del PD, bene avrebbe fatto a congratularsi con il suo sindaco senza insultare ed offendere chi negli anni ha avuto un solo obiettivo: quello di produrre un modello di città vivibile, lavorando per risalire ogni anno qualche posizione delle classifiche nazionali, frutto di una politica seria dedicata al rilancio delle condizioni sociali, culturali ed economiche della propria Comunità”, conclude Laganà.