Klaus Davi: ‘Caso Crucitti, Falcomatà, Perna e Delfino chiariscano motivazioni dell’appalto’

"Il Comune, anche in quell'occasione, rispose con arroganza e strafottenza alle mie obiezioni", le parole di Davi

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“Premesso che il signor Carmelo Crucitti – ne sono certo perché rimango un ferreo garantista – chiarirà la sua posizione nelle sedi opportune, alla luce delle notizie pubblicate relative all’indagine che riguarda l’imprenditore reggino, non posso fare altro che ribadire quanto avevo detto e scritto in TOTALE solitudine. Ovvero che l’affidamento dell’amministrazione comunale alle aziende di Crucitti per la gestione del Covid Hotel era già allora, oltre un anno fa, inopportuna.

E anche che Crucitti veniva indicato come presunto imprenditore amico di Carmine De Stefano nelle intercettazioni e per questo sono stato deriso dal sindaco Falcomatà, dal professor Tonino Perna (che in un’intervista a CityNow.it difese a spada tratta la scelta dell’amministrazione!), allora vice sindaco, e da Demetrio Delfino”.

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Il giornalista e massmediologo Klaus Davi, già candidato a sindaco di Reggio Calabria, chiede spiegazioni al sindaco sospeso Falcomatà, all’ex vicesindaco Tonino Perna e all’assessore comunale Demetrio Delfino in relazione ad un appalto assegnato.

“Auspico quindi che sia fatta chiarezza su quell’appalto assegnato a Crucitti e sulle vere motivazioni di quella scelta. Ribadisco che per anni la mia battaglia è stata solitaria anche perché Crucitti era fornitore di importanti istituzioni dello Stato e quindi nessuno fiatava. Ma ripeto: il punto non è lui e comunque non godo certo per le difficoltà di un’impresa che dà lavoro a molti ragazzi e ragazze a Reggio.

Il punto è il Comune che, anche in quell’occasione, rispose con arroganza e strafottenza alle mie obiezioni». Lo ha dichiarato il giornalista e massmediologo Klaus Davi, che ha concluso: «Ricordo a reggine e reggini che il mio primo post dedicato a Crucitti risale al settembre 2018 (https://www.facebook.com/klausdavi2/posts/476334769529462). Nessuno commentava, nessuno si esponeva! Questa città deve cambiare!”.