Reggio, Italia Viva: ‘Ricordiamoci cosa era piazza del Popolo: merita di rinascere’
"L'illegalità ed il degrado non possono essere difesi né tollerati" i consiglieri di Italia Viva spiegano la scelta dell'Amministrazione comunale
12 Gennaio 2025 - 14:45 | Comunicato Stampa
“La storia ci insegna che chi si candida a rappresentare la cittadinanza, soprattutto in ambito Amministrativo ed in particolare nei Comuni, ha un obbligo morale e civile del tutto incontrovertibile: quello di confrontarsi con i fatti, con la realtà. Perché è la realtà quotidiana che i cittadini vivono, e chi vuole rappresentarli non può che conoscere quella realtà, analizzarla, comprenderne le disfunzioni, studiare per cambiarle e tentare con tutte le proprie forze di mettere in pratica questo cambiamento”.
È quanto affermano in una nota i Consiglieri del gruppo comunale Italia Viva di Reggio Calabria.
“Ecco sulla vicenda di Piazza del Popolo, così come su tutte le altre questioni sulle quali siamo costretti a leggere assurde ed incomprensibili polemiche, i fatti, fortunatamente, parlano chiarissimo, ed in quanto tali sono davvero incontrovertibili. Ricordiamoci cosa era Piazza del Popolo fino a qualche settimana fa. Basta aprire qualsiasi pagina di giornale, qualsiasi notiziario web degli ultimi anni, per individuare impietose immagini di degrado, a qualsiasi livello, che caratterizzavano le condizioni di quello spazio, che era diventato ostaggio, nonostante i numerosi tentativi di ripristino della legalità da parte delle forze dell’ordine, di pochi abusivi irresponsabili, addirittura privi di qualsiasi licenza di vendita, in una condizione che causava pesanti costi alla collettività, oltre che un pesante danno di immagine a chi si trovava a passare da quella piazza, soprattutto in alcune ore della giornata, alla fine delle operazioni di vendita e prima della pulizia quotidiana da parte della società titolare del servizio per conto del Comune”.
Degrado in Piazza del Popolo e interventi comunali
“I rifiuti abbandonati nella piazza, di ogni genere, erano un pugno nello stomaco alla dignità dei reggini ed all’immagine della città. È un fatto che non va dimenticato e vanno respinti al mittente i tentativi di rimozione operati ad arte da qualche soggetto politico con il chiaro intento di polemizzare alla ricerca di visibilità mediatica. La piazza era preda di una condizione totalmente indecorosa, per non dire altro”.
“Gli unici momenti dignitosi sono stati i due periodi sperimentali attivati dall’Amministrazione comunale. La scorsa estate, con le attività culturali ed i concerti, si ricordi ad esempio le belle serate con Achille Lauro, Edoardo Bennato e gli Oblivion, ma anche i laboratori musicali e le altre iniziative, e durante il periodo natalizio, la felice intuizione di dedicare la piazza a parcheggio gratuito per cittadini e turisti, proprio a ridosso del centro. La proroga per il periodo dei saldi è una scelta di buon senso e di responsabilità, perché tutela il commercio sano ed onesto, sostiene l’economia, considerando anche l’opportunità per i venditori regolari di posizionarsi in uno spazio adiacente alla piazza individuato insieme a loro. Tutti gli altri venditori, quelli abusivi si intende, non hanno motivo di preoccuparsi, in quanto se hanno i requisiti previsti dalla legge potranno tranquillamente avanzare richiesta di essere ricollocati nelle varie aree mercatali della città, nell’ottica di una riorganizzazione complessiva dei mercati che è anche questa una scelta lungimirante della nostra Amministrazione comunale”.
Difesa della legalità e respingimento di polemiche strumentali
“Questi sono i fatti, questa è la realtà. Qualsiasi altra interpretazione è da intendere esclusivamente come una polemica strumentale e velleitaria, che non ci appartiene, e non dovrebbe appartenere a nessuna istituzione responsabile, ricopra essa un ruolo di maggioranza o di opposizione nel governo della cosa pubblica. Una condizione di illegalità e di degrado non può essere in alcun modo difesa, né tanto meno tollerata. La politica su questi temi dovrebbe unirsi, invece di lasciarsi governare da interessi di parte. Anche perché i fatti sono ostinati, incontrovertibili, evidenti. Chi tenta di capovolgerli non fa un buon servizio alla comunità”.