Intimidazione Bentivoglio, Molinaro al Prefetto di Reggio: ‘Serve mantenere la scorta’

"Le mafie non dimenticano - ha detto il presidente della commissione antindragheta - e la protezione non può avere una scadenza"

Prefettura Palazzo Reggio Calabria (1)

“E’ un episodio che fa gelare il sangue la nuova ed ennesima intimidazione al testimone di giustizia Tiberio Bentivoglio a Reggio Calabria. L’incendio sicuramente doloso avvenuto nel suo frutteto ha distrutto un capannone e macchinari. Bentivoglio non può certamente lottare da solo dopo i ripetuti attentati anche alla sua incolumità che hanno messo in pericolo la sua famiglia. L’imprenditore nel corso degli anni, denunciando, ha dimostrato e testimoniato una volontà ferrea”.

Lo ha scritto, in una nota stampa Pietro Molinaro, Presidente della Commissione Antindrangheta regionale.

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“Certamente quando si ha questo coraggio, si provocano crude sensazioni nella consapevolezza di essere nel mirino di un clan ‘ndranghetista. Oltre alla scontata solidarietà, faccio appello al sig. Prefetto di Reggio Calabria affinché la scorta, che in questo caso non è sicuramente uno status symbol, e che è stata revocata a livello nazionale, possa essere mantenuta in Calabria dopo una valutazione dei rischi fatta dalle forze di polizia, implementata da ulteriori elementi a disposizione del sig. Bentivoglio.

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Le mafie, come si è visto in questo caso, non dimenticano e la protezione non può avere una scadenza, non può essere un foglio di carta con un timbro”.