Reggio, gruppo di intellettuali scrive a Falcomatà: “Perna cacciato senza dignità”
"Non si può pensare di offendere la dignità di uno studioso quale Perna e sperare di farla franca"
22 Novembre 2021 - 18:25 | di Redazione
Si perde il conto delle reazioni negative rispetto alle scelte (e ai metodi) del sindaco Falcomatà rispetto delle due nomine che hanno portato Paolo Brunetti e Carmelo Versace a ricoprire il ruolo di sindaco f.f. al Comune e alla Metrocity. L’ultima in ordine temporale arriva dal documento firmato da un gruppo di studiosi e intellettuali reggini, che rimproverano a Falcomatà di aver sostituito Perna senza dignità, togliendo una risorsa di spessore ed esperienza all’ente comunale.
Di seguito la lettera, firmata da Daniele Castrizio, Lino Caserta, Fabio Cuzzola, Alberto Ziparo, Franco Arcidiaco, Giuseppe Bombino, Piero Polimeni, Mimmo Rizzuti, Alberto Giansanti, Luciano Arcidiaco, Maria Rachele Bellomi, Giuseppe Minniti, Gianni Pensabene, Bruno Neri , Piero Milasi
“Esiste un limite invalicabile, persino in questa città abituata a lasciarsi usare e abusare da chiunque abbia la prepotenza per farlo. Esiste un limite oltre il quale anche chi non si sente di appartenere a una fazione, a un partito, non può più stare zitto e accettare rassegnato qualunque sopruso alla logica e alla rispettabilità delle persone. Non si può pensare di offendere la dignità di uno studioso e di un uomo delle istituzioni, che ha agito sempre per il bene della Comunità, e sperare di farla franca.
Senza voler entrare nel merito delle decisioni politiche, di cui ciascuno si assumerà le proprie responsabilità davanti al cittadino/elettore, non può essere accettato serenamente il modo con il quale la città scopre che, poco prima di essere condannato in I grado, il sindaco ha pensato di nominare un nuovo vicesindaco, senza mostrare un briciolo di dignità nei confronti del Professore Perna, che ha ricoperto questa carica fino a ora, conferendo al ruolo il suo lustro personale piuttosto che riceverne da esso.
La città perde una risorsa importante, che avrebbe potuto essere giocata con profitto nei prossimi mesi; perde un punto di riferimento per la cittadinanza, che ha guardato in questo periodo con fiducia al vicesindaco. Al suo posto viene imposto un uomo di poca esperienza, che non ha brillato certo nei mesi che hanno portato al tracollo che Reggio vive attualmente.
Non si può, perciò, stare in silenzio: non è più il tempo in cui i feudatari potevano imporre il proprio capriccio ai propri servi della gleba. Foss’anche per un puntiglio, per un moto di orgoglio, noi gridiamo: est modus in rebus, avvocato Falcomatà. Così non si fa”, conclude la lettera.